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INTERVISTE

Milan, Bianchin: “Il Napoli con Osimhen sarà più aggressivo”

Victor Osimhen Napoli
Luca Bianchin, noto giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match di ritorno tra Napoli e Milan
Fabio Barera Redattore 

Intervenuto sule frequenze di Radio Crc, nella trasmissione 'Si Gonfia la Rete', il giornalista de 'La Gazzetta dello Sport' Luca Bianchin ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della gara di ritorno tra Napoli e Milan in Champions League, soffermandosi anche sui prossimi impegni delle due squadre in Serie A. Di seguito le sue parole a riguardo.

Le parole di Luca Bianchin su Milan e Napoli

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"Era scontato che Pioli facesse turnover contro il Bologna con alcuni giocatori. Io fino a ieri pensavo che titolari come Theo e Tonali avrebbero giocato, ma non sarà così. Pioli ha già annullato la conferenza stampa in situazioni simili. Qualche volta quando ci sono tre partite in una settimana gli allenatori si prendono la libertà di annullarne una. La decisione era stata già presa prima della partita contro il Napoli. Con Osimhen cambia tantissimo come situazioni tattiche. Quando Osimhen non c’è puoi permetterti di aggredire alto il Napoli, ma con lui molto meno. Il Milan poteva lasciare anche un centrale in uno contro uno con Simeone o Raspadori, ma con Osimhen molto meno. Una partita su quattro è anche giusto che il Milan la affronti con Osimhen. Anche Kvaratskhelia sarà molto avvantaggiato dalla presenza di Osimhen".

"Sono molto curioso di capire se il Napoli aggredirà dal primo minuto come tanti si aspettano. Il Milan non è particolarmente bravo a palleggiare. Il Napoli è molto più bravo nell’uscire in palleggio. Mi aspetto un Napoli molto aggressivo con Osimhen e non solo. Cosa è successo tra Maldini e Spalletti? Nella prima delle tre partite Spalletti parla con l’arbitro nel tunnel e agli avversari dà sempre fastidio e Maldini lì è intervenuto. Leao non era così coinvolto. Poi sulla risposta c’è anche da considerare il carattere di Maldini. Spalletti gli ha teso la mano, altri avrebbero accettato, mentre lui resta della sua opinione. È un carattere non semplice. Anche con l’amministratore delegato del Milan i rapporti sono stati tesi". LEGGI ANCHE: Milan, i pro e i contro di un turnover conclamato >>>

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