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Milan, Albertini: “Tonali? Piano con i paragoni. Ecco i miei ricordi rossoneri”

Demetrio Albertini (ex centrocampista AC Milan) qui in una riunione della FIGC | AC Milan News (Getty Images)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Demetrio Albertini, ex centrocampista rossonero, ha parlato così in diretta 'Twitch' sul canale ufficiale del Milan

Renato Panno

Milan, Albertini tra passato e presente

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Demetrio Albertini, ex centrocampista rossonero, ha parlato così in diretta 'Twitch' sul canale ufficiale del Milan:

Sulla prima volta con la maglia del Milan

"La prima partita è stata a 10 anni, in un torneo a Prato. La prima partita è stata un derby vinto 6-0. Poi la finale del torneo estivo l'abbiamo vinta 5-0 contro il Torino. Era il 1981/1982. Di quella squadra solo Massimiliano Cappellini è arrivato ad avere una carriera. Nel settore giovanile poi ho giocato con altri, fra cui Francesco Antonioli, Gianluca Pessotto, Graziano Mannari, Christian Lantignotti, Matteo Villa, per dirne qualcuno".

Sul primo contratto da professionista

"Io facevo gli Allievi e ci si allenava con la Primavera e con la Beretti. Il mio obiettivo era quello di prendere un posto in Primavera. Ricordo che abbiamo fatto un torneo a Genova in cui in 8 giorni, abbiamo fatto 5 partite. Quando sono tornato, il giorno dopo dovevamo fare un allenamento defatigante, ma avevo un po' di febbre e il mister mi disse di stare a casa. Il giorno dopo, c'era la Coppa Italia ad agosto, e mio papà arrivò con il giornale in cui ero segnato in panchina con la prima squadra. In quell'occasione, Arrigo Sacchi disse che convocò 5 giocatori della Primavera, di cui uno nemmeno lo conosceva. E quello che non conosceva era io che arrivavo dagli Allievi. Da li ho fatto il salto e ho iniziato ad allenarmi sempre con la prima squadra".

Sull'accoglienza in prima squadra

"C'è un aneddoto di questo episodio. Trofeo Berlusconi, siamo a tavola e arriva proprio Silvio Berlusconi che voleva conoscermi siccome ero il più giovane. Il più cattivo con me fu Filippo Galli che mi disse di asciugarmi le mani, di sistemarmi la cravatta ecc. Berlusconi mi chiese di dove fossi e che avrebbero puntato molto sui giovani milanesi. Risposi con personalità e un po' di incoscienza avendo 17 anni".

Su Tonali

"Non amo i paragoni perché parliamo sempre di giocatori che hanno già fatto la storia con chi la storia deve ancora farla. A me paragonarono a Gianni Rivera. Secondo me Tonali è stato un acquisto importante per il futuro ma anche per il presente. Ha qualità, ma è difficile indossare la maglia del Milan. Il suo arrivo va contestualizzato perché la squadra ha trovato degli equilibri a metà campo. Piano piano si adatterà al meglio e sono fiducioso".

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