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Malagò: “Calcio in estate? Dipende da UEFA e FIFA. Sul taglio stipendi …”

Giovanni Malago, Presidente del CONI (credits: GETTY Images)

Giovanni Malagò, Presidente del CONI, ha parlato ai microfoni di 'Tutti Convocati', trasmissione in onda sulle frequenze di 'Radio24': le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

NEWS SERIE A - Giovanni Malagò, Presidente del CONI, ha parlato ai microfoni di 'Tutti Convocati', trasmissione in onda sulle frequenze di 'Radio24' dello stato del calcio italiano alla luce della pandemia da coronavirus che ha imposto lo stop a tutte le attività sportive nel nostro Paese. «Calcio in estate? Non lo so, dipende da UEFA e FIFA. Da adesso tutti devono fare sacrifici e compromessi, bisogna entrare in questo ordine di idee. Se ognuno rimane aggrappato al suo orticello la situazione non la trovi».

«Oggi comanda l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, n.d.r.). Se la comunità scientifica dice che da oggi si può iniziare a fare qualcosa, che sia la corsa o i contatti tra giocatori, allora ci può essere speranza», ha aggiunto Malagò che, sul possibile taglio degli stipendi ai calciatori ha affermato: «Magari levare il 30% a un giocatore che guadagna 10 milioni netti è un conto, levarli a un professionista di Serie B o Lega Pro è una cosa diversa. Forse è giusto che chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare, sta già accadendo».

«Paura che il nostro campionato perda ancora di valore? No. Ci sono tanti discorsi aperti. Se oggi rischi di perdere “Mario Rossi”… ma dove va oggi? Oggi forse abbiamo possibilità di livellarci con club stranieri, non ripetendo vecchi errori però», ha concluso Malagò. ECCO QUANTO RISPARMIEREBBE IL MILAN TAGLIANDO IL MONTE STIPENDI >>>

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