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Ex Milan, Ambrosini: “Noi eravamo un gruppo molto unito. Ora…”

Inter-Milan, Ambrosini: 'Questa squadra non è fatta per questo tipo di gioco' (getty images)
Massimo Ambrosini, icona e storico capitano del Milan, ha ripercorso le tappe della sua carriera rossonera: le sue parole
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Massimo Ambrosini, icona e storico capitano del Milan, oggi apprezzato opinionista televisivo, aggiunge un nuovo ruolo alla sua carriera: sarà infatti tra gli ambassador di DAZN per l'imminente Mondiale per Club che prenderà il via negli Stati Uniti. In questa nuova veste, l'ex centrocampista ha avuto modo di tornare con la mente ai suoi gloriosi trascorsi in rossonero, in particolare ricordando il Milan di Carlo Ancelotti. Ecco, di seguito, le sue parole:

Il Milan irripetibile di Ancelotti: Ambrosini ricorda il Mondiale per Club

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"Il primo ricordo che ho è che quel momento lì della mia carriera coincide con il miglior momento fisico, tecnico e mentale. Ho un ricordo di quella trasferta, che per noi è durata dieci giorni perché abbiamo fatto semifinale e finale, come uno dei momenti più belli, sereni e coinvolgenti della mia vita sportiva all'interno del Milan. Noi affrontammo in semifinale dei giapponesi che avevano poco dal punto di vista tecnico ma avevano l'ambiente, il tifo, l'entusiasmo, la percezione di non aver nulla da perdere: lì tu devi far leva su qualcosa di diverso oltre l'aspetto tecnico".


Su quel Milan: "Noi eravamo un gruppo molto unito che ha avuto la fortuna di giocare e formarsi nel corso degli anni. Avevamo una base molto solida che è stata costruita negli anni. Ora non ci sono tanti esempi di questo tipo in giro: abbiamo rappresentato un'unicità da quel punto di vista e penso sia qualcosa a cui le società odierne dovrebbero ambire perchè non è un modello non replicabile"

Sul torneo che sta per iniziare: "Essendo una novità pone degli interrogativi su come le squadre lo interpreteranno. Secondo me sarà un torneo che crescerà strada facendo: cominceranno a capirne l'importanza che si andrà avanti. All'inizio ci può essere una sorta di adattamento. Non dimentichiamoci che Juventus e Inter hanno l'esperienza per non farsi sorprendere. Il tema, anche per l'Inter, è capire in che modo arriveranno"