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Europei 2021 – Cannavaro: “Italia, affronti una favorita: sii squadra vera”

L'intervista di Fabio Cannavaro a 'La Gazzetta dello Sport' sull'Italia agli Europei 2021 | News (Getty Images)

Cannavaro ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport parlando del cammino dell'Italia agli Europei: "Col Belgio siamo al bivio"

Riccardo Varotto

Fabio Cannavaro ha rilasciato una bellissima intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato del cammino dell'Italia in questi Europei. L'ex Campione del Mondo attualmente allena in Cina ed è molto soddisfatto del lavoro di Mancini: positivo il parere sul gruppo azzurro che sta regalando gioie agli italiani. Nonostante ciò, Cannavaro vuole evitare paragoni col passato: "Per cortesia non parliamo di paragoni col passato. Questa Italia somiglia a se stessa, Sta compiendo un cammino di crescita e ognuno deve entrare in simbiosi col gruppo e il c.t per creare qualcosa di unico. In Federcalcio negli ultimi anni c'è stata una sterzata nella programmazione, con un buon lavoro nelle giovanili. I risultati cominciano a vedersi".

Cannavaro promuove a pieni voti l'Italia: "La squadra azzurra mi piace molto per l'idea di gioco che esprime, per il lavoro di Mancini e per il percorso fatto. Non si realizza una striscia di 31 risultati utili se non c'è sostanza". 

L'ex difensore prosegue poi parlando della partita contro il Belgio, in programma venerdì sera: "Con il Belgio siamo a un bivio. Bisogna coniugare bellezza e risultato ed è logico che andando avanti sale la tensione e tutto si può complicare in un attimo.Serve anche un pizzico di fortuna. De Bruyne e Hazard infortunati? Ecco, questa è già una fortuna, senza ipocrisia. Sarebbe però sbagliato preparare la gara partendo da quelle assenze: se poi questi giocatori dovessero giocare, che fai?".

Il merito al confronto in finale di Champions tra Jorginho e De Bruyne, il quale ha visto l'azzurro trionfare, Cannavaro commenta così: "Questo è un errore da evitare. Pensare che nell'uno contro uno possano risolvere la questione. Il Belgio su questo piano è più forte perché ha almeno quattro-cinque giocatori in grado di risolvere la partita da soli. Alcuni esempi? Lukaku e Mertens, ma anche Witsel che conosco molto bene. E poi loro hanno Courtois, che è un ottimo portiere. Mi piace molto la gestione del gruppo da parte del c.t Martinez".

Cannavaro poi spiega come dovrebbe fare l'Italia per provare a battere una squadra forte come il Belgio: "Serve una grande risposta di squadra. Chiellini e Bonucci hanno già mostrato in campionato come fermare Lukaku, ma anche Acerbi sa fare il suo. Devono funzionare le marcature preventive e il filtro di Jorginho e gli altri centrocampisti deve essere perfetto, sennò si complica tutto. Questo Belgio non è quello che abbiamo battuto nel 2016, è maturato molto ed è tra le favorite per la vittoria finale".

Successivamente, viene chiesto al Pallone d'Oro se una difesa alta contro Lukaku possa essere una buona o cattiva idea: "La strategia la deciderà Mancini. Con l'Austria abbiamo pagato la fisicità avversaria, ma fortunatamente non erano molto pericolosi negli ultimi 20 metri. Il nostro c.t ha dimostrato di saper leggere bene i momenti di difficoltà, avendo idee chiare. I cambi hanno risolto la sfida. Ecco, ogni azzurro deve essere mentalmente pronto, consapevole che un minuto in un Europeo vale 10 partite di Serie A".

Cannavaro poi fa un commento sulla storia della Nazionale, ricordando come l'Italia non abbia mai puntato su un singolo fuoriclasse: "A parte Roberto Baggio nel '94, la nostra storia insegna come gli Azzurri abbiano sempre puntato su un gruppo forte e non su un fuoriclasse. Per me l'uomo in più è Mancini, per come fa giocare la squadra e per la gestione degli uomini. Il Belgio è il bivio delle nostre ambizioni: per crescere dobbiamo battere avversari di questo livello. I ragazzi devono giocare con la testa leggera, così potranno giocare come hanno imparato a fare tutti insieme. Dovranno mettere paura a chi li affronta pensando "Noi siamo l'Italia".

Infine, l'intervista si conclude con un rapido commento sulla sfida tra Insigne e Mertens, due compagni di squadra al Napoli: "Sarà particolare per loro. A me capitò in finale mondiale contro Thuram: io e lui siamo legatissimi, ma durante la partita non ci sono amici tra gli avversari. Dopo ci si abbraccia e uno consola l'altro. Speriamo che sia Lorenzo a sorridere alla fine".  Ecco le top news di oggi sul mercato del Milan: blitz per Berardi, ci siamo per Brahim Diaz

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