Antonio Di Gennaro, ex calciatore ed ex collaboratore tecnico del Milan nel 2002, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', soffermandosi in modo particolare sulla parentesi con Fatih Terim. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole.


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Di Gennaro: “Al Milan feci 5 mesi con Terim. E capii perché avrebbero vinto tutto”
Ex Milan, Di Gennaro ricorda il periodo con Terim: "Lì capii tutto"
—"Ritorno a Firenze, studio a Coverciano, alleno due anni gli Allievi viola: avevo Niccolò Galli, sarebbe diventato un grande giocatore. Poi Moreno Roggi, che era stato il mio procuratore, va in Turchia per prendere la procura di Emre. E invece torna con Terim. Che aveva bisogno di un secondo. Cecchi Gori ci faceva la guerra, ma stampa e tifosi erano con noi. L’Imperatore faceva un calcio diverso, decollammo: per 4-5 mesi, un calcio meraviglioso, i giocatori si divertivano. Rui Costa, Di Livio, un Chiesa straordinario: non me ne voglia Federico, ma il padre era di un altro livello, mai visto nessuno calciare così con destro e sinistro".
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"L’apoteosi: Fiorentina-Milan 4-0. Lì i primi agganci con i rossoneri. Noi ci dimettemmo a fine febbraio. Però Terim non aveva ancora firmato con il Milan, firmammo a giugno. Restammo solo 5 mesi, esonerati il 5 novembre 2002, ma in quei cinque mesi capii perché il Milan poi avrebbe vinto tutto…".
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