Per Sacchi "vincerà la squadra che punterà a fare il proprio gioco, considerandolo il miglior antidoto per fermare l’avversario. L’importante sarà essere convinti della propria forza e delle proprie idee: per raggiungere questa condizione il lavoro dei due allenatori risulterà fondamentale".
L'ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana ha cercato di analizzare la partita, provando ad immedesimarsi nei due allenatori. "Il primo obiettivo di Stefano Pioli deve essere quello di trasmettere ai suoi ragazzi la sua visione e i suoi desideri. Deve convincerli e, fino a che non saranno tutti disponibili e allineati sulla medesima lunghezza d’onda, ha il dovere d’insistere".
"Il Milan delle prime tre giornate mi è sembrato convincente - ha detto Sacchi in vista del derby contro l'Inter -. Ha conquistato tre vittorie, di cui due in trasferta, ha mostrato qualche idea nuova e, cosa da non trascurare, ha badato soprattutto a fare il proprio gioco: non si è soffermato su inutili tatticismi, ma ha sempre cercato di spingere sull’acceleratore per avere il dominio del campo. C’è ancora qualcosa da migliorare, ad esempio la compattezza della squadra. Serve un Milan corto e aggressivo per mettere in difficoltà l’Inter".
Per Sacchi l'Inter potrebbe soffrire il pressing alto. Ma tutta la squadra dovrà muoversi in modo organizzato. "Altrimenti, se quando avanza l’Inter, i tre attaccanti del Milan non rientrano, tutto si complica e si corrono rischi seri". L'Inter, per il 'Profeta di Fusignano', infatti, sa essere spietato: "I nerazzurri hanno esperienza, energie fisiche da spendere e uomini che, con una semplice giocata, possono spostare l’indirizzo della partita".
Inoltre, Sacchi ha definito Simone Inzaghi "bravo allenatore e ottimo tattico", con i nerazzurri che hanno nella "solidità difensiva il punto di forza". L'Inter, dopo tre partite, non ha ancora subito gol ed è una squadra che punta molto sul contropiede: "Hanno gli elementi adatti per quel tipo di gioco - ha detto Sacchi in vista del derby contro il Milan -. Velocità, potenza e poi, una volta perso il pallone, rientri immediati in posizione difensiva senza badare troppo al pressing. Ecco, se il Milan riuscirà ad attuare un suo piano per rubare il tempo, e di conseguenza le idee, alla squadra di Inzaghi, attuando un’azione di pressing continua, allora potrebbe partire con un punto di vantaggio".
Sacchi ha poi concluso parlando così del derby Inter-Milan: "Nella passata stagione il dominio dell’Inter nei tanti derby che si sono disputati è stato netto. Un dominio che nasceva anche da un’evidente superiorità atletica. Ecco, mi sembra che il Milan, adesso, abbia leggermente corretto la rotta e che abbia aggiunto muscoli alla squadra. Penso in particolare a centrocampisti come Tijjani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek. Tuttavia, se non c’è la giusta compattezza e se il gruppo non è sufficientemente corto e aggressivo, i muscoli possono fare ben poco".
"Da ciò che si è visto in questo inizio di campionato, l’Inter punta come sempre sulle qualità individuali dei tanti campioni a disposizione di Inzaghi: bravissimo Lautaro Martínez, ma anche Marcus Thuram che si è calato perfettamente nella nuova realtà. Al contrario il Milan si affida di più al gioco, cerca di arrivare in porta attraverso la manovra, partendo dal presupposto mai troppo compreso in Italia che il calcio è uno sport collettivo. Sarà una sfida tra due modi diversi d’interpretare il calcio. La speranza è che il divertimento non manchi", la chiosa di Sacchi. Mercato Milan, Furlani scatenato: doppio colpo a zero >>>
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