Alessandro 'Billy' Costacurta, ex difensore del Milan e attualmente commentatore per 'Sky Sport', ha rilasciato un'intervista sui rossoneri a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.


INTERVISTE
Tare, Allegri e il futuro europeo del Milan: il parere di Costacurta
Milan, Costacurta alla 'rosea': "Tare sa fare bene il suo lavoro"
—Costacurta sulla scelta del Milan di dotarsi di un direttore sportivo e con Igli Tare candidato forte: «Giusto è, come prima cosa, inserire quel tipo di figura in società. Non solo come riferimento dell’area tecnica, o uomo mercato, ma per tutte le scelte strategiche del club. Credo che negli ultimi due anni un dirigente così sia mancato. E Tare ha già dimostrato di saper fare molto bene il suo lavoro».
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Sul Milan che cerca un DS 'tradizionale', ma che sappia lavorare in gruppo: «Tutti i profili che vengono accostati alla società sono assolutamente adatti. Al di là di chi verrà scelto, l’aspetto importante è che il Milan abbia deciso di fare le cose per bene, con persone che possano aiutare quel settore del club».
Sul DS autorevole a Milanello che può essere di sostegno al gruppo squadra: «Per parlare alla squadra c’è già Ibra, che conosce perfettamente le dinamiche di gruppo. C’è bisogno di un riferimento dirigenziale più ampio. Lo stesso Maldini all’inizio ha commesso qualche errore, ma Paolo sa imparare con una velocità sorprendente. Altri in questi anni non lo hanno fatto. Tornando a Tare, è un conoscitore di calcio come pochi».
Su quali sarebbero, secondo lui, le priorità del mercato del Milan: «Voglio prima dire che lo stesso mercato di gennaio dimostra il desiderio del Milan di volersi migliorare, c’è stato un impegno forte da parte di dirigenti e proprietà. I giocatori presi, al di là dell’attuale rendimento, lo confermano. Giménez lo valuteremo meglio più avanti, ma allora era un’ottima scelta, Walker un giocatore che può servire a qualsiasi squadra d’Europa».
Sulla necessità che il Milan punti su un allenatore italiano dopo due tecnici stranieri: «Più che altro che conosca l’Italia, la Serie A, i giocatori. E che abbia esperienza. Sulla nazionalità non mi esprimo. Mi auguro di rivedere una buona base di italiani in campo, quello sì. Che tra questi ci sia l’allenatore è relativo: certo chi ha trascorso da noi molti anni si inserirebbe meglio, saprebbe che passione e soprattutto pressione sono diverse».
"Il bel gioco è parte della storia del Milan: vorrei che tornasse"
—Su Massimiliano Allegri che potrebbe ritornare sulla panchina del Milan: «La squadra attuale sarebbe perfetta per lui. E Max è una garanzia se vuoi tornare subito nelle prime quattro. Allo stesso tempo ammetto di non essere esattamente innamorato di ciò che propone. Faccio il tifo per un allenatore “giochista”, che presenti una squadra che comandi nella metà campo avversaria: è ciò che i tifosi del Milan dovrebbero sempre avere, specialmente oggi che c’è da restituire entusiasmo. E poi il bel gioco è parte della storia del Milan: vorrei che finalmente tornasse dopo che negli ultimi anni si è visto molto poco».
Sulla qualificazione in Europa ancora possibile per il Milan: «Non escludo nulla, troppe variabili: il problema del Milan sono stati i tanti alti e bassi ma se è in giornata, può vincere contro chiunque. E da lì arrivare in Europa, anche la più grande. Difficile per le tante squadre che ha davanti ma da non dare per persa. Quali altre formazioni sono capaci di battere il Real Madrid e l’Inter due volte? Pochissime».
Sul derby Inter-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia: «Parlo per esperienza: ho passato tanti turni di Champions anche pareggiando, non devi vincere o perdere per forza. A un certo punto puoi anche attuare una strategia per passare ai rigori. E se c’è una squadra che può farlo è proprio il Milan».
Sul gruppo squadra del Milan così lunatico: «Troppo spesso non diamo ai giocatori le loro responsabilità, mettendo nel mirino l’allenatore. Conceição ha avuto soltanto da poco tempo l’intera settimana a disposizione per preparare la partita. Allora chiedo: se nelle prossime sei di campionato giocasse come a Udine arrivando in Europa e alzasse anche la Coppa Italia che fai, lo mandi via? Meno male che non sono un dirigente …». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, via Walker? Il sostituto è un campione del mondo >>>
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