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Cattaneo: “Stile Milan nelle interviste? Lo apprezzo tantissimo”

Marco Cattaneo Radio Rossonera

Il conduttore di DAZN Marco Cattaneo ha parlato del Milan a 360° grandi: dalla sconfitta contro lo Spezia al nuovo stadio

Renato Panno

Il conduttore di DAZN Marco Cattaneo ha parlato del Milan a 360° grandi: dalla sconfitta contro lo Spezia al nuovo stadio. Queste le dichiarazioni ai microfoni di 'Radio Rossonera'.

Su San Siro: “Sarebbe una follia non fare il nuovo San Siro. A questo punto meriteremmo di stare più indietro ai paesi calcisticamente più evoluti. Io non ho un’idea precisissima anche se prevale l’idea più razionale. Sono d’accordo quando Maldini dice che per riavere un Milan di livello simile a quello di Berlusconi serve un nuovo stadio. San Siro è affascinante, ci siamo legati tutti, anche senza tifare le milanesi. È un impianto simbolo del paese e della città. È una vergogna andare a San Siro e vedere dei servizi improponibili. Girando e vedendo anche altri stadi, se dovessi fare una classifica con i migliori 50, tra il 40esimo e il 50esimo ci sarebbero stadi italiani, i primi 40 sarebbero stranieri”.

Sull’aggancio al livello del calcio europeo: “Anche negli altri campionati ci sono problemi simili al nostro. Ad esempio si può trovare il mercato bloccato a una X squadra di Premier League, la squadra francese che fallisce e il problema in Francia dei diritti televisivi. Non è una cosa soltanto di squadra nostra. Dalla fine del vecchio e l’inizio del nuovo millennio in Italia hanno provato a fare qualcosa per stare al passo di Spagna ed Inghilterra, partendo dai nuovi impianti.

L’arbitraggio di ieri secondo me non c’entra nulla. È una cosa che più ci penso e più umanamente mi dispiace per l’arbitro. Lui ha avuto molte sfortune, probabilmente avrebbe abbracciato Ibrahimovic se avesse segnato quella punizione. Vederlo in lacrime è una cosa che va oltre l’aspetto sportivo che comprendo, è una cosa che secondo me però colpisce tutti”.

Sulla reazione dei tifosi del Milan: “Non sono d’accordo con la reazione esagerata di alcuni, l’arbitro ha semplicemente sbagliato. Ha fischiato un calcio di punizione dal limite e ha commesso un grave errore tecnico di direzione arbitrale. Se qualcuno dice che gli passa la voglia di vedere il calcio significa che c’è un retropensiero secondo il quale c’è qualcosa di marcio o pilotato. Ovviamente non è così, io mi rifiuterei di pensarlo anche dopo un macro errore così. Ci sono state tante situazioni così”.

Sullo “Stile Milan” nelle dichiarazioni pubbliche: “Io forse vado controcorrente ma lo apprezzo tantissimo, penso che il Milan sia una bellissima società, fatta di persone in gamba, valide e serie, che hanno creato un clima eccezionale. A partire dall’A.D. Gazidis che non era visto molto bene all’inizio, invece secondo me ha fatto molto bene passando per tappe burrascose come Leonardo, Boban e Ragnick. Lui ha sempre avuto l’intelligenza di fare un passo indietro quando serviva.

Maldini e Massara si stanno comportando in maniera eccezionale. I tifosi del Milan secondo me non sarebbero in realtà così contenti a vedere un loro dirigente alzare la voce davanti le telecamere e urlare chissà contro quale congiura. A livello di immagine questa scelta paga molto di più e viene ben vista da tutto il mondo del calcio. Ovviamente con 5 rigori consecutivi non rivisti al Var o al secondo episodio così magari dici qualcosa. Ieri mi è sembrato però di vedere un grave errore tecnico che capita a tutti nella propria vita, questo gli comprometterà sicuramente la carriera”.

Sulle prestazioni del Milan nell’ultimo periodo: “La cosa strana del Milan è che queste partite o anche quella del Genoa sono state negative, anche se ieri c’è stato qualcosa di surreale. .Quando lo stadio si svuota è dura ritrovare la concentrazione la testa giusta che serve per chiudere la partita. Ieri potevano essere avanti 3-0 a fine primo tempo e oggi potremmo essere qui a raccontare un’altra cosa. Il Milan veniva da 3 partite di campionato in cui si era dimostrato al livello di quello visto nella prima parte di stagione. L’unica cosa sorprendere è che questi passi falsi arrivano in maniera quasi inaspettata. Non c’era effettivamente un calo che poteva far immaginare una sconfitta così clamorosa. È anche vero che una sconfitta così clamorosa è arrivata con la classica partita in cui tutto gira male. Questo non mi sembra un qualcosa che possa far ipotizzare un calo, anzi io mi aspetto una grande reazione già contro la Juventus”.

Sulla lotta scudetto: “Il Milan per colmare il gap con l’Inter deve aspettare 1 o 2 anni ma i rossoneri mi ricordano i cugini di 2 o 3 anni fa. La squadra mano a mano acquisisce consapevolezza e convinzione, gioca partite sempre più importanti e aggiunge giocatori. L’Inter è partita in questo percorso secondo me prima, partendo da Spalletti, proseguendo con Conte e arrivando ora ad Inzaghi. Il Milan c’è arrivato un po’ in ritardo, ha bruciato le tappe nell’ultimo anno e mezzo e il percorso di crescita mi sembra evidente.

Il campionato direi che non è ancora chiuso, molti dicono di sì e non credo sia per Milan-Spezia ma per il ritmo dell’Inter. I nerazzurri viaggiano molto forte, il campionato non sarebbe chiuso per demeriti del Milan ma per i meriti dell’Inter. Molto passa nelle prossime due partite, se il Milan batte la Juventus il derby potrà essere decisivo. Il campionato non è chiuso ma non ci devono essere passi falsi come quello di ieri”.

Su Milan-Spezia dello scorso anno e Sandro Tonali: “Molti stanno facendo analogie sul Milan-Spezia dello scorso anno e anche quella sembrava aver tolto qualcosa nello stesso periodo della stagione. A quei tempi c’era Italiano che è stato travolgente come la Fiorentina di ieri sera. Non so se ti ricordi però l’ammonizione di Calabria prima di quella partita e ieri come lui è mancato Tonali. Secondo me si è sentita molto la sua mancanza, perché nonostante sia un 2000 nei momenti di difficoltà del Milan del secondo tempo non trovavo un giocatore importante come lui. Tonali è diventato un vero e proprio leader e ora come ora i rossoneri fanno più fatica senza di lui. Ieri sono mancati i due centrali e i due centrocampisti con Calabria che è entrato solo a partita in corso e Rebic non ancora al 100%. Non mi sorprenderei di vedere il croato nella posizione di centravanti contro la Juventus, con la trequarti Leao, Brahim, che deve tornare quello di inizio stagione, e Saelemaekers. Il Milan nonostante tutte le assenze è secondo a potenzialmente 5 punti dall’Inter, mettere in discussione il lavoro della squadra e di Pioli è da pazzi. L’anno scorso prima di Atalanta-Milan i rossoneri potevano essere secondi o quinti, non può passare tutto il lavoro dell’allenatore per una partita”. Ecco la nostra intervista esclusiva all'ex arbitro Marelli: inevitabile parlare dell'errore di Serra

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