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Capello: “Pioli, rinnovo meritatissimo. Quanto è cresciuto il Milan”

intervista Capello AC Milan Pioli

Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha commentato il rinnovo di contratto di Stefano Pioli, attuale tecnico della formazione rossonera

Daniele Triolo

Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha parlato del rinnovo di Stefano Pioli, attuale tecnico della formazione rossonera, in un'intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste, dunque, le dichiarazioni integrali di Capello.

Sul rinnovo di Pioli con il Milan fino al 2023: "Meritato, anzi strameritato. Per il lavoro fatto, per la crescita esponenziale della squadra e dei giovani, per il feeling che è stato capace di creare con la società e con i giocatori. E’ un aspetto determinante, che incide nei risultati: con lui tutti si sentono coinvolti. Ovviamente prioritario è il lavoro tecnico-tattico che ha fatto, un lavoro davvero molto importante".

Sul più evidente merito di Pioli: "Mi piace sottolineare la sua bravura nel crescere i giovani, senza mettere loro pressione. Esempio: anche quando hanno sbagliato, lui ha rinnovato la fiducia concedendo una nuova chance. La maturazione è evidente in tutti i ragazzi che stanno giocando, tutti con lui sono migliorati. Pierre Kalulu è uno degli esempi più recenti ma non è certo il solo. Rafael Leão con Pioli ha trovato continuità e ha capito cosa esattamente deve fare in campo. Nella conquista della Nazionale francese da parte di Theo Hernández c’è sempre anche il merito dell’allenatore che lo ha cresciuto fino a fargli esprimere al meglio le proprie potenzialità. Vale anche per Brahim Díaz, in cui allenatore e società hanno avuto fiducia, così come per Sandro Tonali. dopo una stagione non all’altezza hanno avuto il coraggio di confermarlo capendo le qualità che avrebbe potuto manifestare".

Su dove può ancora migliorare il Milan di Pioli: "In Europa sono stati penalizzati dagli arbitri ma non deve essere una scusante. Non hanno mai giocato bene quanto a Madrid: lì si sono dimostrati squadra con tecnica, qualità, convinzione e volontà. Se lo hanno fatto solo alla fine è perché c’è una maturazione in atto. Sono come una bottiglia di vino: è stata stappata, ora possono iniziare a bere. Devono continuare a provarci, perché no? Erano praticamente fuori e sono tornati in corsa: sotto un certo aspetto hanno meno da perdere, potranno giocare più liberi e rendere di più".

Su dove il Milan può ancora migliorare, invece, nel torneo italiano: "La crescita mostrata a Madrid deve proseguire in Serie A. Stanno facendo molto bene ma possono farlo anche di più. Devono provare a imporsi sempre e ovunque, come ha fatto il Milan per anni. In campionato hanno fatto vedere di essere forti nella voglia e nella convinzione. Dopo il successo in Europa li aspetta un altro step: una squadra giovane potrebbe rilassarsi e pensare che in Italia le vittorie siano scontate. Ovviamente non deve succedere. Devono dimostrare di avere anche questa continuità".

Sulla possibile crescita ulteriore per Pioli: "Ha sempre fatto bene dove ha lavorato, valorizzando i giocatori che aveva a disposizione e facendo giocare bene le sue squadre. Ora che ha creato questo gruppo deve puntare in alto, avere questa ambizione. È in una posizione diversa dal solito: ormai lui e il Milan non possono più nascondersi".

Sull'augurio che ha per Pioli: "Pioli è un allenatore che ha lavorato tanto e credo che arrivare a questo livello sia motivo di grande soddisfazione, con quello che ha fatto ha dimostrato di poter raggiungere certi livelli. Gli faccio i miei complimenti per la continuità di risultati ma anche per la serietà che ha sempre mantenuto, nei momenti felici e in quelli di difficoltà. La conferma dell’estate 2020 gli ha dato forza e fiducia, anche nei confronti del gruppo. L’ultimo rinnovo è più che mai meritato". Calciomercato Milan, sfida alla Juventus per un talento made in Italy >>>

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