"Mi sento a casa. Giovani e affamati: che bel progetto". Ignazio Abate, ex giocatore e allenatore del Milan, ha parlato della Juve Stabia, sua nuova squadra. Poi il ricordo anche sui rossoneri e il pensiero su Camarda. Ecco un estratto della sua intervista a 'La Gazzetta dello Sport': "Ripartiamo da zero. L’obiettivo è confermare la categoria e gettare le basi per continuare a sognare".


ULTIME MILAN NEWS
Abate: “Il mio ricordo più bello al Milan. Camarda? Se mantiene …”
Milan, Abate: "Camarda? È un predestinato. Può diventare un campione se ..."
—Su chi lo ispira: "De Zerbi ha influito tanto sulla mia metodologia. L’ho osservato da vicino al Brighton, le sue squadre sono bravissime nel gestire il pallone. Lui riesce anche a toccare le corde giuste coi giocatori. Sono stato ospite pure di Ancelotti al Real. A Carlo devo tanto, mi ha fatto debuttare da giovanissimo in Champions. Poi ammiro Italiano, Allegri, Emery".
LEGGI ANCHE
Il ricordo del Diavolo: "Al Milan devo tutto. In rossonero ho iniziato da giocatore e allenatore. Lo scudetto vinto con Allegri è il ricordo più bello. C’erano tanti campioni: da Ronaldinho a Pato passando per Nesta, Pirlo, Ibra. Pippo Inzaghi? Da vent’anni trascorriamo le vacanze insieme. È un amico, sono sicuro farà una grande stagione. Ma contro la Juve Stabia niente scherzi. Gattuso? La nuova sfida con la Nazionale deve essere motivo d’orgoglio. Ricopre un incarico prestigioso. In campo abbiamo combattuto uno accanto all’altro, poi è diventato mio allenatore negli ultimi anni in rossonero. È l’uomo giusto per gli azzurri".
Il pensiero su Camarda: "Se mantiene umiltà e voglia di migliorarsi sempre diventerà un campione. È un predestinato".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.