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ESCLUSIVA PM – Formigoni: “Perplesso dai cinesi. Galliani? Solo un esecutore”

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Il senatore e tifoso rossonero, Roberto Formigoni, ha parlato di Milan a 360 gradi, dalla cessione societaria al mercato, passando per Berlusconi e Galliani

Redazione

Il Senatore Roberto Formigoni, politico e tifoso rossonero, intervistato in esclusiva da Pianetamilan.it, ci ha manifestato alcuni suoi dubbi sulla cordata cinese che ha di recente firmato il preliminare d'acquisto del Milan e ci ha parlato delle prospettive che vede come tifoso milanista.

Buongiorno. Cosa ne pensa del fatto che Berlusconi abbia ceduto il Milan ai cinesi?

Mi sembrava un passaggio inevitabile. Dobbiamo essere sempre grati a Berlusconi per quello che ha fatto in questi 30 anni. È stata una presidenza straordinaria, memorabile, non soltanto per le vittorie, anche per la rivoluzione sui concetti e sulle teorie del mondo del calcio, nazionale e internazionale. Ha cambiato il calcio, col possesso palla, con il dominio del gioco. Adesso era necessario cedere a chi ha capacità di spesa.

Capacità di spesa che ancora non si vede, però.

Non so, penso che non possiamo permetterci un altro anno a galleggiare a metà classifica, però al momento non vedo movimenti significativi sul mercato, purtroppo. Spero che questa capacità di spesa si manifesti da subito. Perché quello di gennaio non è un mercato così importante come quello estivo e la squadra ha bisogno da subito di innesti di qualità.

Chi sono questi cinesi? Lei lo ha capito esattamente?

(ride di gusto, n.d.r.). No, non l’ho capito e penso di non essere l’unico. Se qualcuno me lo spiegasse ne sarei felice. Sono rimasto molto colpito dal fatto che nella cordata ci sia lo Stato cinese, il governo, impegnato attraverso un fondo e probabilmente direttamente negli investitori. Questo mi fa un po’ impressione, onestamente! Questo mi lascia molte perplessità.

Perché?

Perché mi chiedo cosa ci faccia lo Stato cinese con una squadra come il Milan.

Sembra ipotizzabile che la Cina punti a diventare una superpotenza calcistica, ai vertici mondiali e, per farlo, voglia utilizzare uno dei club più famosi e titolati al mondo che, in questo momento, era in vendita.

Che la Cina abbia deciso di diventare una superpotenza calcistica è noto da tempo, però lo fa portando - o provando a portare - calciatori famosi nel campionato cinese, aiutando le squadre cinesi. Però non mi è chiaro cosa se ne faccia di uno dei quattro o cinque club più importanti del mondo. È una logica che mi lascia un po’ perplesso. Vorrei sapere di più. Non è che sia negativo, vorrei solo che qualcuno mi spiegasse qual è la logica dietro l’acquisizione del Milan da parte dello Stato cinese. Mi domando cosa se ne facciano?

Non Le sembra possa avere finalità promozionali?   

A noi occidentali fa un po’ impressione che uno Stato possieda una squadra. È una logica che c’era ottant’anni fa in Europa, quando uno stato possedeva una squadra per celebrare i propri fasti. Ho le mie perplessità e vorrei che qualcuno me le spiegasse.

E un elemento di colore, in questo senso, è il fatto che Berlusconi abbia ceduto ai comunisti..  

Questo ormai stupisce meno, nell’anno di grazia 2016. Ormai la Cina è quello che è e l’occidente un mondo molto aperto agli scambi con loro. Quel che m’interessa è che i nuovi proprietari facciano una campagna analoga a quella del Manchester United.

Cioè?

Avrei voluto che arrivassero da subito con gli Ibrahimovic, i Pogba, i giocatori che possano portare il Milan dove deve essere. Perché se aspettiamo gennaio e giugno... Questo è l’aspetto che, parlando da tifoso, mi convince di meno.

Invece i nuovi proprietari hanno lasciato spazio a Galliani, fino al cosiddetto closing. Lei pensa, , che Galliani abbia fatto il suo tempo?

No, assolutamente, non lo penso! Galliani ha fatto quel che ha potuto, spesso lavorando in modo ottimo. È stato un manager di grande peso. Chi critica Galliani è uno che vorrebbe criticare Berlusconi, però non ha il coraggio di farlo. E comunque ha sempre rappresentato il volere e i desideri di Berlusconi. Galliani è l’esecutore, intelligente, delle scelte di Berlusconi.

Quale Berlusconi? Silvio o Marina? 

No, anche in questo non mi associo. Berlusconi Silvio. Le dinamiche interne alla famiglia Berlusconi le conosciamo bene, le conoscono tutti. Però chi si assume la responsabilità delle decisioni è il Presidente. Galliani, specie negli ultimi anni, ha fatto quel che ha potuto con i pochi soldi che aveva. Le critiche a Galliani mi sembrano fuori luogo, a meno che uno voglia criticare Berlusconi e non ne abbia il coraggio.

Chi dovrebbe comprare adesso?

Dovrebbe comprare moltissimi giocatori, prima di tutto a centrocampo e nel centro della difesa. Uno o due centrocampisti, un centrale di difesa e un attaccante, tutti di livello assolutamente mondiale. Questo sarebbe il sogno.

E Le sembra verosimile adesso?

No, lo so benissimo! Lei mi ha chiesto chi dovrebbe comprare. Dovrebbe comprare quello. Poi so che non posso aspettarmi molto, purtroppo. Forse possono arrivare, se va benissimo, Diawara e Kovacic. Però anche con loro sarà difficile centrare un posto in Champions League. Il salto di qualità non ci sarebbe comunque. Diremmo che puntiamo al terzo posto, però sarebbe comunque molto molto difficile

Questo campionato sarà come il precedente?

Per come siamo adesso sì. Non vedo differenze con la squadra dell’anno scorso, quindi non capisco come sia possibile fare meglio. Poi dovrebbero chiarire l’equivoco Bacca e cosa vuole fare Bacca. Se vuole restare, benissimo, però a patto che abbia voglia di darsi da fare. Lui sperava di arrivare in una squadra con più mezzi e più ambizioni. Adesso decida. O decida il Milan se vuole venderlo.

Andrea Bricchi

(@andreabricchi77).

 

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