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Ecco Theo Hernandez: Milan e i francesi, tanti flop e poche gioie

Alessio Roccio

Il primo francese nella storia del Milan fu Nestor Combin, celebre tra i supporters rossoneri per aver lasciato il timbro nella gara di Coppa Intercontinentale contro l'Estudiantes vinta nel 1969. Tuttavia, con i rossoneri non fu mai quel bomber implacabile che ricordavano in Francia e lo stesso destino caratterizzò l'avventura di Jean-Pierre Papin, approdato al Milan dopo aver vinto il Pallone d'Oro nel 1991. Vinse due scudetti recitando, però, la parte della riserva (di lusso in quel caso) e una Champions League, la quale invece vide come protagonista Marcel Desailly, mediano arrivato in rossonero per sostituire Rijkaard (in quella finale segnò il 4-0 al Barcellona).

Con 183 presenze totali, Desailly è certamente il francese che più di tutti ha lasciato il segno nella storia rossonera. Il più grande rimpianto si chiama certamente Patrick Vieira, arrivato e venduto giovanissimo all'Arsenal di Wenger. Poi ci fu Christophe Dugarry, che per il popolo milanista rimarrà sempre "quello preso al posto di Zidane". Nemmeno lui lasciò il segno.

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