"Quella contro la Lazio, per Gianluigi Donnarumma, è stata la terza presenza in Serie A. Il portierino rossonero, gettato nella mischia quasi all'improvviso da Siniša Mihajlović, a soli 16 anni (è un classe 1999) ha potuto così coronare il suo sogno di debuttare nella massima serie con la maglia del Milan: nel corso di queste prime tre gare, Donnarumma è stato incensato da valanghe di complimenti dai tifosi e dagli addetti ai lavori, e, oltre ad aver incassato la fiducia del proprio allenatore, sta conquistando sempre di più anche quella di tutti i suoi compagni, specialmente dei difensori, coloro che sono delegati a far giungere meno palloni possibili dalle sue parti.
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DONNARUMMA, questione di prospettiva
Contro la Lazio, Gianluigi Donnarumma si è reso artefice di una buona prestazione, ma ha incassato un gol evitabile. Proprio come Diego López a Torino …
"Per caratteristiche fisiche, Donnarumma tutto sembra fuorché un sedicenne: alto 198 centimetri, per 90 chilogrammi di peso, l'estremo difensore nativo di Castellammare di Stabia si sta facendo apprezzare in questo primo scorcio di campionato da titolare nella porta rossonera anche per le sue qualità tecniche. Copre bene la porta, è già capace ad ipnotizzare gli avversari lanciati a rete, discretamente bravo (sebbene possa migliorare ancora) con i piedi, senza paura nelle uscite alte quanto in quelle basse. E' nata una nuova stella? Probabilmente sì, però, nei giudizi, soprattutto quando si tratta di giovani, occorre andarci cauti.
"Anche perché, se si prendono in esame, complessivamente, i 270 minuti (più recuperi vari) disputati fin qui da Gianluigi Donnarumma ci accorgiamo che, per esempio, contro il Sassuolo, dove pure ha dato sfoggio delle sue qualità, il bravo 'Gigio' sbaglia sulla punizione del momentaneo gol del pareggio neroverde: è fenomenale la parabola trovata da Domenico Berardi, certo, ma Donnarumma si fa cogliere impreparato sul suo palo. Contro il Chievo, nei minuti di recupero, l'arbitro Calvarese gli fischia un fallo a favore in area piccola, in occasione di una mischia concitata nella quale Donnarumma, uscito in presa alta, perde il pallone e consente ad un calciatore clivense di depositare nella porta sguarnita. Quel fallo, prendendo in esame il 'replay', non è mai avvenuto. E contro la Lazio, Donnarumma manda in visibilio, nel primo tempo, i sostenitori rossoneri con un pregevole gioco di gambe su Felipe Anderson, dribblato con classe a pochi metri dalla linea di porta, ricordando il miglior Manuel Neuer, poi, però, nei minuti finali, sul gol laziale firmato da Ricardo Kishna, Donnarumma fa giù lentamente, coprendo poco il primo palo, e lasciandosi infilare sotto il braccio destro.
"Il Milan, in queste partite, ha conquistato 9 punti su 9, e pertanto, queste piccole annotazioni passano in cavalleria quasi fossero una ricerca del pelo nell'uovo. Quello che è singolare rimarcare, però, è che questi errori, al 16enne Donnarumma sono stati ampiamente perdonati: il giovane estremo difensore è stato, infatti, difeso da Mihajlović al termine di ogni partita, invocando maggiore 'protezione' per un ragazzo destinato ad una luminosa carriera. Cosa che, al contrario, non era avvenuta con Diego López, ormai ex titolare della porta del Milan, finito nel mirino della critica, anche e soprattutto del tecnico serbo, dopo qualche prestazione non particolarmente brillante contro Genoa, Napoli e, in ultimo, Torino, dove il numero 1 spagnolo aveva incassato la rete di Daniele Baselli sul primo palo, esattamente come Donnarumma contro la Lazio domenica sera.
"A Donnarumma, naturalmente, e giustamente, si perdona tutto. Per via della giovanissima età, e perché, in questo particolare momento della sua carriera da professionista, cavalcare un'onda emotiva positiva non può che giovargli. Per López, tutto ciò non è avvenuto e la cosa, secondo 'rumors' filtrati da Milanello, non è stata particolarmente apprezzata dallo spogliatoio: l'ex Real, però, ha spalle larghe, a Madrid aveva addirittura fatto fuori Iker Casillas dalla porta dei 'Blancos', e statene certi, non appena avrà pienamente recuperato dall'infiammazione al tendine rotuleo, renderà nuovamente difficile la vita di Gigio, insidiandone la titolarità. Sarà a quel punto che Donnarumma, realmente, sarà messo alla prova, caratterialmente, e testato nel duro mondo del calcio dei grandi.
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