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Difesa: a tre o a quattro, il Milan incassa troppo. Qual è il problema?

L'azione del gol di Duvan Zapata
Sia con la difesa a quattro che con la retroguardia a tre, il Milan ha sin qui subito troppi gol, ben otto in campionato: dov'è il problema dei rossoneri?

Luca Fazzini

Un gol subito in Europa League, ben otto - però - in campionato. Nelle prime sette della classifica di A (Juventus, Napoli, Inter, Lazio, Roma, Milan e Sampdoria), solamente i biancocelesti hanno totalizzato un numero di reti subite simile a quello dei rossoneri (lo stesso, otto appunto). Un dato preoccupante e allarmante, se paragonato i quattro della Roma, i tre della Juve e i soli due dell'Inter. Alla radice di questi numeri, però, il problema è ancora da risolvere: da inizio stagione, infatti Montella ha gia cambiato volto alla sua difesa in più occasioni. Inizialmente, ecco il reparto con quattro uomini, poi diventati tre con l'avanzamento di Ricardo Rodriguez e Conti/Abate nei cinque di centrocampo.

Il problema, dunque, non sembra essere il modulo. Eppure, a guardare la rosa, è difficile puntare il dito contro le indivdualità. Musacchio, infatti, è un difensore con esperienza europea e già ad inizio stagione aveva mostrato le sue qualità, soprattutto nel doppio impegno europeo con Craiova e Shkendija. Bonucci, dal canto suo, vanta un'esperienza internazionale, una mentalità vincente e una qualità che lo porta, secondo molti, nella top tre mondiale del ruolo. Romagnoli, invece, nonostante la giovane età, è già considerato uno dei migliori centrali italiani e l'anno scorso ha regalato sicurezza a Montella. A loro si aggiunge Gigio Donnarumma, che nemmeno necessita presentazioni.

La questione, allora, può essere legata al poco tempo a disposizione avuto dal tecnico rossonero e dai tre centrali. In un ruolo delicato come la difesa, infatti, serve tempo per assemblare i movimenti e conoscere le caratteristiche dei compagni di reparto (ed eventualmente anche del nuovo modulo, dal momento che Romagnoli, ad esempio, in rossonero aveva sempre giocato a quattro). Un tempo che viene ancora meno se si considerano gli impegni ogni tre giorni a cui è chiamato il Milan tra campionato ed Europa League. Dopo due mesi, tuttavia, società e tifosi si aspettano una risposta diversa. Ad iniziare da quell'Europa League che vanta ancora un solo gol subito, quello di Vienna.

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