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Cessione Milan, due settimane al closing: le ultime novità

Huarong, uno degli acquirenti del Milan, fonte foto pasqualecampopiano.com
Sono esattamente due le settimane che mancano al giorno dei giorni, quello del fatidico closing. Per il Milan, quattordici giorni alla storia

Donato Bulfon

Sono esattamente due le settimane che mancano al  giorno dei giorni, quello del fatidico closing. Per il Milan, quattordici giorni alla storia.

I preparativi sono tanti e frenetici, cosa rivelata e confermata dal giornalista Pasquale Campopiano che, dal proprio sito internet ufficiale, ha ribadito come la fiducia intorno all'affare è alta e ci si sta preparando all'organizzazione logistica all'evento. Ecco le sue ultime novità sull'ormai imminente closing.

IL PUNTO - "La curiosità attorno alla lista di investitori che compreranno il Diavolo, partecipando a un fondo di private equity, è diventata morbosa. Le tante incertezze dei mesi scorsi, l’ostacolo delle autorizzazioni, il piano B, il nuovo fondo sotto l’egida di SES e la nuova lista degli investitori, cambiata più volte da aprile ad oggi, e ancora parzialmente modificata. Dovrebbero essere infatti un paio le aziende che si aggiungono perché iniettano nel fondo capitali disponibili al di fuori dalla Cina e un paio quelle che escono, perché non li hanno reperiti oltre la muraglia".

L'OPERAZIONE - "La China Huarong Assets Management è dentro l’operazione e sarà nella lista degli investitori che SES e Fininvest stanno vagliando in questi giorni. Dovremo conoscere con quali quote all’interno del fondo, ma fonti vicine alla trattativa confermano la sua presenza: non solo come finanziatore o garante come accaduto nel caso della seconda caparra da 100 milioni, ma come uno degli acquirenti del Milan. Le conferme sulla presenza di Huarong, chiaramente, è il segno che l’operazione Milan ai cinesi ha preso definitivamente quota".

LA FINE DI UN'ERA - "Ma il 3 marzo sarà un giorno importante non soltanto per la firma sullo storico contratto, ma anche per la fine dell’era Galliani-Barbara Berlusconi, che daranno le dimissioni come tutto l’attuale cda AC Milan la mattina nel corso dell’assemblea dei soci. A quel punto la stessa Assemblea, su richiesta di Fininvest e dietro ovviamente indicazione dei nuovi proprietari, nominerà il nuovo cda, che sarà a composizione italo-cinese: certa la presenza del futuro ad del club Marco Fassone, arrivano forti conferme anche sulle due grandi menti di tutta l’operazione, Yonghong Li e David Han Li. Si sta valutando anche l’ingresso di qualche altro rappresentante degli investitori; quel che è certo è che il numero dei consiglieri di Italia e Cina saranno paritetici: se ci saranno quattro rappresentanti cinesi, altrettanti saranno quelli italiani. A questo proposito la lista di papabili è in fase di scrematura".

TRA IL CLOSING E LA LISTA DEGLI INVESTITORI - "Advisor, avvocati e uffici stampa sono al lavoro per l’organizzazione logistica della giornata. Confermata l’assemblea al mattino e il closing intorno ad ora di pranzo, probabilmente ad Arcore, l’unica cosa che stavolta potrebbe “slittare” è la conferenza con i giornalisti a Casa Milan, che per motivi logistici potrebbe essere spostata al 4 marzo. Due più anche fa quattro anche in questo caso: in occasione di Milan-Chievo (prevista proprio per quel giorno) potremmo vedere la nuova proprietà in prima linea a San Siro. Altra notizia importante: entro la fine della prossima settimana SES consegnerà a Fininvest l’intero pacchetto di acquisizione con investitori e quote (chiaro che chi vende è a conoscenza da tempo di tutti i movimenti di chi compra), il giorno del closing invece, verserà i 420 milioni: 320 in via Paleocapa e 100 per il Milan".

NIENTE PRESIDENZA ONORARIA - "Berlusconi si appresta a tagliare il traguardo dei 31 anni alla guida del Milan ma ormai sembra sempre più lontano dall’accettare la carica di presidente onorario di quello che verrà. I cinesi, infatti, gli hanno ribadito l’offerta, ma nella loro ferma idea non ci sarà nessun potere decisionale ma soltanto un ruolo di illustre rappresentanza per l’ex Cav. Che difficilmente accetterà; ma è Berlusconi, conosceremo le sue volontà soltanto il 3 marzo".

 

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