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Berlusconi: “Ringrazio i tifosi del Milan per questi 30 anni”

Han Li, Silvio Berlusconi e Yonghong Li a Villa San Martino (Milan) foto Auro Palomba
Berlusconi ha ricevuto il premio Rosa Camuna dalla Regione Lombardia e ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo passato rossonero.

Stefano Bressi

Da ormai quasi due mesi il Milan è di Yonghong Li. Qualcuno ancora deve abituarsi all'idea che Silvio Berlusconi non ci abbia più niente a che fare. Stamattina l'ex Presidente è stato in Regione Lombardi per ricevere il premio Rosa Camuna, massima onorificenza che la Regione consegna a chi si è contraddistinto nell'ambito dello sport o della cultura o dell'imprenditoria in Lombardia.

Occasione per rilasciare alcune dichiarazioni per Berlusconi. Ecco le sue parole dal palco: "Ringrazio i tifosi rossoneri che hanno vissuto questi 30 anni insieme a me. Senza la loro passione e il loro supporto i risultati che abbiamo ottenuto non li avremmo raggiunti. Sabato scorso dovevo andare a Milanello per salutare i dipendenti, ma non sono riuscito ad andarci perché il dolore di aver lasciato il mio Milan è ancora forte. Ma devo fare questa visita per quelle persone che, con me, hanno reso il club una vera e propria famiglia".

Sulla sua pagina ufficiale Facebook, l'ex Presidente rossonero ha poi pubblicato la dichiarazione integrale: "Vorrei ringraziare il presidente Roberto Maroni e la Regione Lombardia per avermi voluto insignire, insieme al presidente Moratti, del premio Rosa Camuna, in riconoscimento all'impegno sociale che abbiamo svolto come Presidenti di F.C. Internazionale Milano e A.C. Milan. Ho molto gradito il regalo di una maglia dell'Inter con il mio nome, anche perché ho sempre apprezzato Massimo Moratti per tutti i sacrifici fatti per la sua Inter, e ho assistito con ammirazione ai tanti investimenti fatti, negli anni, per dare ai tifosi la gioia di un successo. Sono il primo a fargli i complimenti per tutto quello che ha fatto. Io per antica educazione voluta da mio padre ho sempre tifato Inter quando era impegnata in match internazionali e la stessa cosa farò, sapendo di suscitare dispiacere a qualcuno, con la Juventus che incontrerà il Real Madrid C.F.. Per quanto mi riguarda quelli in rossonero sono stati anni fantastici e lasciare la squadra è stato molto difficile ma non avevo altra scelta: con l'arrivo degli sceicchi i valori dei giocatori sono diventati irraggiungibili. Oggi in Italia non c'è nessuno che può competere con quelle cifre; io ho cercato, a Milano, qualcuno con cui condividere lo sforzo finanziario per il Milan ma non ho avuto trovato nessuno disponibile a farlo. Quindi con molto sacrificio ho dovuto rinunciare alla squadra del mio cuore, e venderla a stranieri. Sabato volevo andare a Milanello per salutare ma non ci sono riuscito perché il dolore è ancora molto forte. Per i tanti successi, e anche per questo premio, voglio ringraziare i tifosi rossoneri: senza il loro entusiasmo in questi 30 anni tutto quello che abbiamo fatto, e vinto, non sarebbe stato possibile".

Presente alla premiazione anche Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter. L'ex patron rossonero ha parlato anche di lui: "Tra noi non ci sono mai state asce. Io per antica educazione, voluta da mio padre, ho sempre fatto il tifo per l'Inter quando giocava contro altre squadre o in partite internazionali. Farò così anche sabato con la Juventus a Cardiff".

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