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Marcos Cafu: palmares, record e curiosità sull'ex di Milan e Roma

Cafu

  • Nazionalità:brasiliana
  • Età:53 (07 giugno 1970)
  • Altezza:1.78 m
  • Peso:75kg
  • Piede:destro
  • Valore di mercato:0 mln

TROFEI VINTI

Campionato brasiliano
1
San Paolo: 1991
Campionato italiano
2
Roma (2000-2001) Milan (2003-2004)
Super Coppa Italiana
2
Roma (2001) Milan (2004)
Copa Libertadores
2
San Paolo: 1992, 1993
Coppa Intercontinentale
2
San Paolo: 1992, 1993
Recopa Sudamericana
2
San Paolo: 1993, 1994
Super Coppa Sudamericana
1
San Paolo: 1993
Coppa delle Coppe
1
Real Saragozza: 1994-1995
Super Coppa Europea
2
Milan: 2003, 2007
Champions League
1
Milan: 2006-2007
Mondiale per club
1
Milan: 2007
Campionato del Mondo
2
Brasile (1994, 2002)
Coppa America
2
Brasile (1997, 1999)
Confederations Cup
1
Brasile (1997)

PROFILO

MILAN, LEGGENDE ROSSONERE

Marcos Cafù

Biografia Cafu

Nato a San Paolo (Brasile), Marcos Evangelista de Moraes, detto più comunemente Cafu, è stato semplicemente uno dei terzini destri migliori della storia del calcio, se non il più forte. Ex difensore di Milan e Roma, fa attualmente parte di entrambe le Hall of Fame. In carriera ha vinto di tutto, tra cui una Champions League (con i rossoneri nel 2007) e due Mondiali con il Brasile, di cui è stato capitano dal 2002 al 2006 e primatista di presenze. Il suo soprannome? Il pendolino. Veniva chiamato così per la sua capacità di fare avanti e indietro sulla fascia destra. Sempre con il sorriso stampato sulla faccia, altra sua caratteristica inconfondibile.

 

Caratteristiche tecniche Cafu

Terzino dalle spiccate qualità offensive, ha letteralmente modificato il modo di intendere il ruolo ispirando intere generazioni di giovani laterali. Fortissimo in progressione, lucidissimo al cross, da buon brasiliano ha unito alle eccellenti capacità atletiche una qualità tecnica fuori dal normale.

VIDEO  - I 5 MIGLIORI ASSIST DI CAFU' AL MILAN

Record Cafu e premi individuali

  • Primatista assoluto di presenze con la maglia della nazionale brasiliana (142 partite e 5 gol)
  • E' l'unico giocatore nella storia del calcio ad aver disputato tre finali consecutive del campionato del mondo
  • È uno degli unici tre calciatori della storia, insieme a Ronaldinho e Dida, ad essere riuscito a conquistare, almeno una volta, mondiale, Champions League, Copa Libertadores, Coppa del Mondo FIFA, Copa América e Confederations Cup.
  • Nel 1994 è stato nominato calciatore sudamericano dell'anno
  • Inserito nel 2004 nella FIFA 100, una lista dei più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA nel centenario della federazione
  • Nel 2020 è stato inserito da France Football nel Dream Team del Pallone d'oro come miglior terzino destro della storia del calcio
  •  

    La carriera di Cafu

    Gli esordi in Brasile

    Dopo una serie di esperienze in diversi settori giovanili, nel 1988 Cafù entra a far parte dell’accademia del San Paolo. Le sue qualità gli permettono di esordire in prima squadra nella stagione successiva e di diventare sin da subito un punto fermo della formazione paulista. Con il San Paolo Cafù conquista svariati trofei e addirittura nel 1993 si assicura il titolo di capocannoniere della squadra con 20 (!) reti complessive, malgrado la sua posizione naturale di terzino destro. Numeri devastanti, che nel 1994 gli valgono il premio di calciatore sudamericano dell’anno e il salto in Europa.

    Real Saragozza e Palmeiras

    Nel gennaio 1995, dopo aver conquistato la Coppa del Mondo con il Brasile, Cafù si trasferisce in Spagna, al Real Saragozza. Con il club spagnolo l’esterno verdeoro conquista la Coppa delle Coppe, ma dopo appena 19 gare fa ritorno in patria. Ad acquistarlo è il Palmeiras, grazie al contributo della Parmalat (sponsor del club), che rende Cafù uomo immagine del club e gli permette di completare definitivamente la sua crescita.

    Roma

    Nel 1997 i tempi sono maturi per un suo ritorno in Europa. Grazie alle ottime relazioni di Falcao, la Roma decide di investire 13 miliardi di lire e lo veste così di giallorosso. La prima stagione, sotto la guida di Zeman, mette subito in mostra le ottime qualità offensive di Cafù (prima rete nell’aprile 1998 contro l’Inter), che con Capello poi migliora anche la fase difensiva conquistando da protagonista lo scudetto del 2001. Dopo 218 presenze complessive, nel giugno 2003 la società giallorossa decide di non rinnovargli il contratto.

    Milan

    Malgrado i dubbi sulla sua tenuta fisica, il Milan decide di proporgli un ricco contratto e di affidargli la fascia destra di difesa. Il laterale brasiliano risponde sin da subito con prestazioni altamente convincenti, fa il suo esordio ad Ancona e non lascia più il campo nell’anno che vale il diciassettesimo scudetto al Milan. Il suo percorso in rossonero è esaltante anche a livello europeo ed internazionale, dove Cafù conquista 1 Champions League e 1 Coppa Intercontinentale dando il suo prezioso contributo malgrado non rivesta più il ruolo da titolare. Complessivamente, Cafù disputa con il Milan 166 gare e realizza anche 4 gol.

    VIDEO - MILAN 2003/04, IL GOL COL PARMA

    Nazionale

    Il debutto con la Nazionale brasiliana arriva nel settembre 1990, in occasione di un’amichevole con la Spagna. Da lì il suo percorso con la selezione verdeoro è sempre in crescendo e lo porta alla conquista di due titoli mondiali (1994, 2002), due Coppe America (1997 e 1999) e una Confederations Cup (1997). Mentre il primo Mondiale arriva da comprimario, nel secondo caso Cafù è addirittura il capitano della spedizione brasiliana e si rivela come uno dei migliori calciatori della competizione iridata. La sua ultima partita con il Brasile è datata 1° luglio 2006 (quarti di finale dei Mondiali in Germania).

    Curiosità Cafu:

  • Ai tempi della Roma, per la precisione nel 1999, frequentò il corso di Economia e Finanza(specializzazione in Management dello Sport) e si iscrisse alla European School of Economics, l’Università Internazionale di Economia, Finanza e Management.
  • Rimasto coinvolto nello scandalo dei passaporti del 2001, fu condannato a 9 mesi con la condizionale: rinviato a giudizio nel 2004, assieme al presidente Franco Sensi, venne infine assolto nel 2006.
  • Cafu e la morte del figlio Danilo

    All’età di 30 anni, il suo primogenito Danilo ha perso la vita a causa di un infarto durante una partita di calcio. Tanti i messaggi di affetto arrivati al difensore  brasiliano campione del mondo ed ex di Roma e Milan. Tra questi, il più toccante, è stato quello di Totti, suo ex compagno in giallorosso:

    “L’ho visto crescere, non è possibile. Ti sono vicino amico mio con tutto il cuore, riposa in pace Danilo"

    Cafu e i debiti: l'ex Milan e Roma perde la casa

    L'incubo finanziario di Cafu è iniziato nel 2019, quando gli erano state confiscate 5 proprietà, a causa dei debiti accumulati con la sua società di management, la Capi Penta International Player, con la quale gestiva procure di alcuni calciatori in attività. Ma come ha fatto a ritrovarsi in questa situazione? La stampa brasiliana parla di investimenti sbagliati, uno dietro l’altro. La cosa è finita anche in tribunale, ma la causa lo ha visto uscire sconfitto. Ha così dovuto vendere la casa di San Paolo in cui viveva per 4.6 milioni di euro, circa la metà del suo costo stimato effettivo.

    Il crack finanziario aveva già costretto l’ex calciatore a chiudere dopo 15 anni la Fondazione Cafu, un ente benefico nella comunità di Irene Garden, il quartiere dove il campione è nato e cresciuto.

    Ipse dixit:

    “Sono arrivato in Italia che ero già campione del mondo con il San Paolo e con il Brasile, ma qui mi sono formato definitivamente, sia tecnicamente che tatticamente. A Roma ho vinto lo scudetto, che alla squadra mancava da 18 anni. Fu una gioia indescrivibile per me e per i tifosi. Con il Milan sono riuscito a vincere la Champions League, che non avevo mai vinto e che cercavo da tanto. Poi il Mondiale per club, lo scudetto, la Supercoppa. Il Milan è una club leggendario e una società fantastica e mi è dispiaciuto molto lasciarla. Perché al mio addio ridevo e non versavo lacrime? Perché Cafù non esiste senza sorriso. Anche l’arbitro Farina in un Milan-Udinese mi chiese perchè ridevo sempre. Era la prima volta che mi chiedevano perchè ridevo. Non avevo fatto niente. Me lo chiese senza un motivo. Io senza sorriso sono un uomo morto, ma lui mi disse di smettere. E io gli ho risposi: ‘Perché dovrei smettere di ridere? Dovrei piangere?’. Il sorriso mi rimarrà sempre, finché Dio vuole”.

     

    Di Domenico Abbondandolo e Matteo Ronchetti

    CARRIERA CLUB

    StagioneSquadra
    Campionato
    CompPresReti
    Coppe Nazionali
    CompPresReti
    Coppe Continentali
    CompPresReti
    Altre Coppe
    CompPresReti
    Totali
    PresReti
    1989-1994San PaoloA brasiliana987Coppa Brasile40Libertadores + Sudamericana423Recopa Sudamericana + Intercontonentale4014810
    Gen-Mag 1995Real SaragozaLiga160Coppa del Re20Coppa delle Coppe10190
    1995-1997PalmeirasA brasiliana362Coppa Brasile112Libertadores22496
    1997-2003RomaSerie A1635Coppa Italia151Coppa Uefa+UCL40 (18+22)2 (0+2)2188
    2003-08Milan Serie A1194Coppa Italia70UCL350Supercoppa ita+Uefa+Interc+Mond Club5 (2+1+1+1)01664
    Matteo Ronchetti Direttore responsabile