news milan

Juventus-Milan: Allegri e Gattuso, carriere legate a doppio filo

Daniele Triolo

Allegri e Gattuso tornano ad incontrarsi molti anni dopo, precisamente nell’estate 2010. E con ruoli differenti: il primo, infatti, è diventato allenatore; il secondo, ancora calciatore, nel frattempo però ha vinto tutto ciò che c’era da vincere indossando la maglia della squadra del suo cuore, il Milan. Allegri è reduce da due anni al Cagliari, dove ha conquistato un nono posto il primo anno, stagione 2008-2009, ed un esonero a cinque giornate dal termine al secondo anno, con la squadra, saldamente salva, proprio per via del suo accordo con il Diavolo. La prima stagione di Allegri tecnico del Milan si conclude con la vittoria del 18° ed ultimo Scudetto per il Milan, e Gattuso è uno dei suoi punti fermi in campo (38 presenze e 2 gol tra Serie A, Champions League e Coppa Italia). Poi, però, l’annata successiva, 2011-2012, il tecnico si trova alle prese con il ringiovanimento della rosa, con l’addio al Milan dei senatori (Gattuso compreso, che disputa appena 6 gare, n.d.r.) ed il rapporto tra i due si deteriora. Gattuso si trasferisce al Sion polemizzando con Allegri: “Quando qualcuno come l’allenatore ti fa capire che ti preferisce come dirigente o per dare una mano nello spogliatoio allora sai che c’è? Io me ne vado. Una stretta di mano senza rancore. Sono uno molto orgoglioso - furono, all’epoca, le parole di Gattuso -. La società voleva trattenermi ma se chi comanda lo spogliatoio la pensa diversamente diventa difficile. Se io ed Alessandro Nesta abbiamo fatto questa scelta è perché sentivamo che non eravamo voluti da Allegri”. L’allenatore livornese non dura ancora tantissimo sulla panchina del Diavolo: il 6 gennaio 2014, dopo la sconfitta per 4-3 in casa del Sassuolo, viene esonerato in favore di Clarence Seedorf.

VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA

tutte le notizie di