la storia

Le maglie del Milan- Stagione 1988/89: inizia l’era degli Immortali

La Maglia del Milan (Away bianca), stagione 1988/89. Quella degli Immortali
Berlusconi completa il trio olandese mettendo Frank Rijkaard a disposizione di Arrigo Sacchi. Il Milan è pronto per l’impresa europea, pronto ad indossare la maglia bianca con le rifiniture rossonere in un’altra finale di Coppa dei Campioni.

Redazione

A vent'anni dalla storica Coppa dei Campioni che consacrò il Milan in Europa e Rivera come pallone d'oro, Silvio Berlusconi approfitta della nuova regola che concede 3 stranieri in rosa invece che 2, mettendo a disposizione del giovane tecnico Arrigo Sacchi: Frankie Rijkaard. Il centrocampista si aggiunge ai campioni Gullit e Van Basten creando il trio olandese che inseguirà il sogno europeo.

Il calcio di Sacchi prevede termini che ben poco si erano incontrati nel campionato italiano prima di allora: "pressing", "fuorigioco", "difesa a zona" e così via. Ma non è solo questo. L’educazione “sacchiana” prevede una panificazione meticolosa e una gestione dei giocatori personalizzata. Nei ritiri il mister passa a dare la buonanotte a tutti i suoi giocatori, approfittando per ripassare i principi del suo “calcio totale”.

La difesa comandata da Franco Baresi, che lui stesso compone insieme a Maldini, Costacurta e Tassotti prevede la rivoluzionaria difesa a zona senza libero. Carlo Ancelotti e Rijkaard sono i vertici alto e basso del rombo di centrocampo mentre Van Basten e Gullit sfruttano i cross di Colombo e Donadoni e le verticalizzazioni degli altri.

Con un calcio moderno e spettacolare i rossoneri partono alla conquista dell’Europa. La prima avversaria è il Vitocha Sofia: il Milan mostra subito una forma straordinaria segnando 2 gol in Bulgaria e 5 a Milano.

Passato il primo turno, sul cammino del Milan si presenta l'ostica Stella Rossa, nel ritorno passato alla storia come "la partita della nebbia". Giunti ai rigori Galli ne para due e regala il passaggio al Diavolo. I rossoneri passeranno i quarti contro il Werder Brema grazie a un calcio di rigore, per giocarsi la semifinale col Real Madrid.

Contro i Blancos Van Basten e co. vestono la nelle due gare: al Bernabeu è proprio l’olandese a pareggiare un goal di Sanchez, ma due settimane dopo a San Siro va in scena lo spettacolo degli Immortali. Ancelotti apre le marcature con un terra-aria dal limite dell’area di rigore, poi va a segno tutto il trio olandese e al 60’ è Donadoni ad archiviare la pratica sul 5-0. Il Milan ha schiantato un Real Madrid che da tre anni arrivava in semifinale di Coppa Campioni, e da quattro vinceva il campionato spagnolo.

Dopo una prova di forza del genere i ragazzi di Sacchi vestono l’abito bianco per la serata di gala al Camp Nou: la Maglia AC Milan 1988/89 Away.

I rossoneri vanno al riposo con un 3-0 a favore contro lo Steaua Bucarest. Van Basten chiude le marcature con un 4-0 che fa alzare a Baresi la coppa dalle grandi orecchie, a vent'anni dall'ultima Coppa Campioni conquistata dai rossoneri. L’era degli Immortali è appena cominciata.

Forse il migliore Milan della storia, sicuramente il più simbolico. Una maglia leggendaria che non può mancare nella collezione rossonera. (di Luca Rapetti)

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