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PRIMAVERA – BROCCHI a PM: “Vinto con un bel calcio e con spirito di sofferenza”

Cristian Brocchi Milan
Cristian Brocchi, tecnico della Primavera del Milan, ha commentato il successo dei suoi ragazzi, vittoriosi per 3-1 in casa dei pari età dell'Atalanta

Daniele Triolo

Quest'oggi, nel centro sportivo 'Bortolotti' di Zingonia, , conquistando il quinto successo consecutivo in campionato e superando in classifica proprio gli orobici: ora, i Giovani Diavoli rossoneri sono quarti, a quota 33. Brocchi, tecnico rossonero, ha espresso tutta la propria soddisfazione al nostro inviato, Luca Fazzini.

Partita ostica, su un campo difficile, contro diretta concorrente in classifica, e pressione di qualche centinaio di ultras dell'Atalanta, che, a questo livello, i tuoi ragazzi hanno visto poche volte. Nonostante ciò, il gruppo che avevi chiesto, si è confermato anche oggi..

“Si, anche perché è stata una partita difficile, nella quale abbiamo giocato sotto due aspetti: nella prima parte abbiamo giocato secondo me un calcio bellissimo, e siamo andati in vantaggio di tre gol meritatamente, creando situazioni importanti. I gol sono venuti tutti da giocate molto belle, di squadra, tranne quello di De Santis su palla inattiva, però io penso che quello è il calcio che io chiedo ai miei ragazzi e loro sono stati bravi ad interpretarlo. Poi dopo quel gol in chiusura di primo tempo li ha un pochino spaventati, dovuto anche alle condizioni del campo, i tifosi avversari, dove loro non sono pronti magari ad affrontare situazioni del genere, si sono un pochettino impauriti, hanno giocato di meno da dietro, hanno cercato meno collaborazione tra di loro, con combinazioni che sono comunque bravi a fare. Però è venuto fuori uno spirito di sofferenza, un'unità di gruppo, una voglia di portare a casa un risultato importante: quindi, unendo fuori le due cose, oggi sono molto soddisfatto del gruppo e di quello che hanno messo”.

Quinta vittoria di fila, avete cantato adesso “la gente come noi non molla mai”: c'è davanti una stagione tutta da vivere ancora: vi siete finalmente ripresi, con il gruppo unito tra i '97' ed i 98', ancora qualche mese prima della Final Eight, ed un Torneo di Viareggio da disputare...

“Diciamo che questo coro l'hanno tirato fuori loro nel momento più difficile, è diventato un po' un 'diktat' di fine partita, perché ci davano per spacciati fino a due mesi e mezzo fa, con il pensiero che quest'anno il Milan non potesse giocarsi un ruolo importante. In realtà, con grande fatica, con grande voglia, questi ragazzi hanno scalato la classifica, ma soprattutto hanno messo in campo prestazioni importanti. Quindi mi piace che cantino questo coro, perché la mia squadra, la nostra squadra, l'intero settore giovanile del Milan, deve essere di gente che non molla mai, con grande qualità”.

Abbiamo intravisto Mastalli, tornato dall'esperienza in Svizzera: qual è l'idea del Milan, della Primavera, e del mister Mihajlovic sul ragazzo in questa stagione?

“Mah, sai lui ha vissuto qualche mese a Lugano, è stato un periodo difficile per lui, dove non ha potuto mettere in risalto quelle che sono le sue enormi qualità. E' tornato e farà parte del gruppo Primavera da qui a fine stagione, e la speranza è che lui possa farsi vedere dal mister Mihajlovic per poter ambire a qualcosa di importante. Noi come gruppo siamo felicissimi di averlo con noi ancora, perché sicuramente sarà un valore aggiunto, e la speranza per lui è che possa veramente tornare ai suoi livelli, perché è un ragazzo che merita veramente tanto e sono sicuro che lo dimostrerà”.