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Montella frena Locatelli: un fiore da non sciupare

L'esultanza di Manuel Locatelli, centrocampista del Milan
Alla fine della gara contro il Chiasso, Montella ha fatto intendere come non intenda bruciare Locatelli. Contro il Chievo è probabile l'utilizzo di Sosa.

Redazione

È Manuel Locatelli il nome rossonero al centro dell’attenzione in questo momento. Il classe '98 è cresciuto molto in questo inizio di campionato. La scorsa stagione è stata quella della promozione in prima squadra, della firma del primo contratto da professionista e dell’esordio in Serie A sul finire del campionato quando Cristian Brocchi sostituì Sinisa Mihajlovic. Questa stagione può, invece, essere quella della consacrazione definitiva nel Milan. Il giovane centrocampista infatti in queste prime partite di campionato è riuscito a scalare la gerarchia del folto centrocampo rossonero, convincendo Vincenzo Montella a concedergli sempre più spazio e fiducia. Non a caso Locatelli ha preso parte, seppur sempre partendo dalla panchina in sostituzione di Giacomo Bonaventura o Riccardo Montolivo, alle ultime quattro partite di Serie A, riuscendo a segnare anche un gol di rara fattura nella rimonta casalinga contro il Sassuolo.

L’infortunio occorso a Montolivo durante la partita tra Italia e Spagna sembrava aver definitivamente spianato la strada a Locatelli nel ricoprire il ruolo di regista arretrato lasciato libero dal numero 18 rossonero. Non sembra però essere della stessa idea Montella ,che a margine dell’amichevole che ha visto trionfare ieri il Milan contro il Chiasso ha rilasciato importanti dichiarazioni. Il tecnico di Pomigliano d’Arco ha infatti espresso chiaramente i suoi intenti: nonostante l’infortunio di Montolivo le chiavi del gioco rossonero non saranno affidate a Locatelli, il cui inserimento nella formazione titolare continuerà per gradi.

Montella si è mostrato quindi preoccupato dalla possibilità di “bruciare” un giovane talento come Manuel, caricandolo delle responsabilità di impostazione di gioco in un momento tutt’altro che semplice. Il clima che si respira oggi a Milanello non è infatti quello tranquillo e sereno, adatto a far crescere un giovane promettente. Resta però aperto il problema del sostituto di Montolivo. Nessuno, infatti, tra i centrocampisti nella rosa milanista, eccetto Locatelli, ha le qualità adatte per giocare davanti alla difesa: Juraj Kucka ha infatti evidenti limiti di impostazione e Josè Sosa sta giocando molto al di sotto delle aspettative, mentre il giovane Mario Pasalic resta ancora un’incognita.

La situazione del centrocampo rossonero rimane ancora molto incerta e probabilmente rimarrà tale fino alla prossima partita, quando il nuovo centro campo rossonero verrà definitivamente svelato per il mach contro il Chievo. Risulta comunque chiaro il differente modo di Montella di gestire i giovani rispetto alla scorsa stagione quando sulla panchina del Milan sedeva Mihajlovic. Il tecnico serbo infatti non sembrò preoccupato di “bruciare” un giovanissimo Gianluigi Donnarumma che quasi un anno fa venne schierato titolare in campionato e che da quel momento non ha più smesso di difendere la porta rossonera.

Fabio Anelli

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