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Milan, Ricci: “Non farò 10 gol, ma posso dare altro” | LIVE News

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A 'Casa Milan' conferenza stampa di presentazione di Samuele Ricci come nuovo centrocampista dei rossoneri: il nostro LIVE testuale
Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 

+++ LIVE MILAN, LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DI RICCI +++

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Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a 'Casa Milan', dove tra poco, alle 14:30, andrà in scena la conferenza stampa di presentazione di Samuele Ricci, centrocampista che i rossoneri hanno prelevato, per 24,5 milioni di euro, dal Torino in questo calciomercato estivo. Restate con noi, dunque, per il LIVE testuale della conferenza del nuovo numero 4 rossonero. Qui tutte le dichiarazioni in diretta!

Termina qui la conferenza stampa.

PM - Andreazzoli ci ha detto che deve migliorare sulle giocate verticali, se è d'accordo: "Mister Andreazzoli non sbaglia mai. Devo migliorarlo molto. Penso sia fondamentale per tutti i centrocampisti. Il passaggio in verticale taglia molte linee e fa fare la differenza. Ci sto lavorando, come sto lavorando su tanti aspetti".

Se ha sentito anche Dimarco e Bastoni visto che si era parlato di Inter: "Sinceramente no, non ci ho mai parlato. Abbiamo un bellissimo rapporto".

Quali pensa siano le avversarie del Milan: "Penso si sappiano. Comunque ho parlato di ambizione perché l'ho notata fin da subito e mi appartiene. Voglio migliorarmi e arrivare in alto. L'obiettivo principale è tornare in Europa, però per il resto la cosa migliore penso sia pensare giorno dopo giorno. Lo ha detto anche Allegri".

Se Gattuso gli ha parlato anche del Milan e se ha mantenuto la caratteristica di non scomporsi dopo i richiami: "Gattuso non mi ha parlato del Milan, mentre Buscé l'ho sentito ieri perché ho letto le parole su di me e l'ho ringraziato. Ho sempre mantenuto questa caratteristica. So che ciò che mi dicono serve a farmi crescere. Penso sia fondamentale per ogni giocatore prendere il meglio per progredire".

Qual è adesso il suo obiettivo: "Ho sempre cercato nella mia carriera di progredire un passo alla volta, è la cosa più importante, mai fare il passo più lungo della gambe. Questo era un obiettivo, è un punto di partenza e voglio far bene qua per tutti i tifosi. Io per primo, ma anche tutti gli altri compagni, dobbiamo meritarci l'entusiasmo dei tifosi anche dopo stagioni di alti e bassi. È il posto giusto per tornare al vertice. La parola giusta è ambizione".

Se lo ha colpito qualcosa nei primi giorni: "Da parte di Allegri e tutti i giocatori ho avvertito, oltre che grande entusiasmo, il fatto che pur con pochi allenamenti ci siamo allenati forte ed è fondamentale. 

Se ha ricevuto una telefonata al momento della firma e cosa gli hanno lasciato gli anni col Torino: "A parte Gattuso, ho sentito davvero tantissime persone. È il passo più importante della mia carriera. Tutte le persone che hanno fatto parte del mio percorso mi sono state vicine. Poi a Torino devo dire che fin da subito ho sentito la cosa che mi ha fatto più piacere: l'amore dei tifosi, che mi ha accompagnato in questi anni. È una società molto importante, con una storia importante. Se sono qua è anche grazie a tutti loro, posso solo ringraziare".

Sulla gestione della palla sotto pressione, in cui è tra i migliori: "È la caratteristica che mi riesce meglio. Non troppo. Bisogna sempre cercare di guardare prima la giocata. Magari uno può essere lento di gambe, ma veloce di testa e sopperisce".

Cosa vuol dire essere in una squadra da 7 Champions League, compagno di Modric da 6 Champions League: "Vuol dire tanto, se me l'avessero detto tempo fa non ci avrei creduto. Voglio imparare più cose possibili da lui, devo essere una spugna".

Se si può giocare senza mediano: "Per adesso ho sempre fatto il mediano. Ho fatto anche altri ruoli, ma preferisco il possesso, avere sempre la palla, toccare tanti palloni. Però penso di essere migliorato molto anche in fase di non possesso. In fase difensiva devo imparare altre cose, Allegri mi darà una mano, è un maestro".

Quanto è importante il Milan per la crescita in azzurro: "Penso che il Milan nella mia carriera in azzurro possa essere fondamentale, è il posto giusto per migliorarsi e crescere. So le difficoltà che avrò anche, è un passo avanti importante. Ti alleni con giocatori forti e si alza la competizione. Però fa parte della carriera calcistica. Mi sono già sentito con Gattuso, abbiamo fatto una chiacchierata veloce e mi ha fatto piacere".

Se il numero 4 è impegnativo per la storia del Milan e dove recuperano i gol persi di Reijnders a centrocampo: "Sicuramente è un numero impegnativo, soprattutto in una squadra così. Lo hanno avuto tanti campioni. Però mi rispecchia. Avevo visto il significato ed è un po' quello che sono io, per come mi comporto e il modo di essere. È impegnativo, non posso negarlo, ma farò il massimo. La domanda sui gol per chi è? Sui gol non so cosa rispondere... Sicuramente io e Reijnders abbiamo caratteristiche differenti. Ha fatto un grandissimo campionato, è considerato tra i più forti al mondo, ma io sono io, non mi piace fare paragoni. Non farò magari 10 gol, ma posso dare altro".

Se ha parlato con Allegri del ruolo: "Non ne abbiamo discusso, ma la posizione in cui mi trovo meglio è mediano in un centrocampo a tre. Però ho fatto anche ruoli e non ci saranno problemi se mi viene chiesto di fare altro. Se mi vuole mettere terzino lo faccio".

Se in passato era tifoso del Milan: "Mi aspettavo la domanda. È una della squadre più blasonate, l'ho sempre seguito fin da piccolo. Ne ho ammirato i giocatori, non posso dire che non li conosco. Adesso ne faccio parte io, cercherò di dare il massimo, capisco l'importanza della squadra e cercheremo di fare il massimo".

Cosa provava quando sentiva associato il suo nome al Milan e il compagno più curioso di conoscere: "Nella carriera di un giocatore, soprattutto quando è giovane, viene accostato a grandi squadre quando fa bene. Anche quando ero all'Empoli mi accostavano a tante squadre. Finché sono voci, fanno piacere, ma non devono destabilizzare, rimanendo concentrati. Da quando è realtà fa un altro effetto. Quasi non ci credevo. Ora dirò una cosa banale, lo dicono tutti, ma chi mi conosce sa che non ho esitato neanche un secondo. Mi fa piacere e cercherò di ripagare la fiducia, in campo e fuori. Forse è Rafa Leao quello che ero più curioso di conoscere. Da avversario lo vedi e capisci che ha qualcosa in più, poi di persona dimostra che tutte le voci su di lui non sono vere. Ragazzo tranquillissimo, un bravissimo ragazzo".

Su Allegri e se ha parlato con gli italiani del Milan dell'importanza di un gruppo azzurro: "L'impatto con Allegri positivissimo. Un ottimo allenatore, tra i più vincenti. La cosa positiva è che è molto solare, come noi toscani, sempre con la battuta pronta. Andiamo d'accordo. C'era da un po' la voce del Milan, ho parlato con Gabbia, mi ha spiegato le vicende societarie e in spogliatoio, me ne ha parlato benissimo. Già da questi giorni mi sono accorto di essere in una grande famiglia. Tutti remano in un'unica direzione".

Se percepisce l'elettricità del momento: "È il momento migliore della mia carriera, il Torino mi ha dato tanto. Ho parlato con tantissime persone, che mi hanno accompagnato nel percorso. Ho fatto un passo importante, sono al Milan, che vanta storia, prestigio mondiale, e come ho già detto sono qui per ripagare la fiducia datami da tutti. Farò del mio meglio".