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Vangioni alla scoperta del mondo Milan

Leonel Vangioni Milan
Leonel Vangioni, arrivato in questi giorni in Italia, sta prendendo contatto con la realtà milanese e l'universo rossonero: il suo idolo è Paolo Maldini

Daniele Triolo

#HastaSiempreBaroveroyVangioni. Con questo 'hashtag' su 'Twitter', lo scorso 14 maggio, , laterale mancino classe 1987, il quale, dopo tre stagioni con la maglia dei 'Millonarios', ha lasciato a scadenza di contratto i biancorossi del 'Monumental', e l'Argentina, .

, e si è recato subito allo stadio 'Olimpico' per assistere, dal vivo, alla per supportare i suoi nuovi compagni di squadra in quella che, poi, si è rivelata una mission impossible. “Per me è una grande emozione – sono state le prime dichiarazioni di Vangioni -. , sono molto contento. Il mio ruolo? Sono un difensore, mi piace spingermi anche in attacco e aiutare in fase offensiva. Sono molto emozionato di conoscere i miei compagni”.

Ieri, quindi, Vangioni si è recato a Milano per visitare la sede rossonera di 'Casa Milan' ed il museo 'Mondo Milan', soffermandosi molto volentieri , canale tematico della squadra meneghina. “Questo club ha una storia incredibile, sono molto contento di farne parte”, ha sottolineato l'esterno sudamericano, il quale, successivamente, ha evidenziato come si stia sentendo a suo agio a Milano (“È molto bella, in settimana la visiterò un po'”) e manifestato l'auspicio di emulare con i colori rossoneri uno dei suoi idoli, .

Vangioni appare convinto, e determinato, ad imporsi anche in Italia dopo essersi fatto apprezzare . La lesione muscolare rimediata ad aprile sembra già essere un lontano ricordo, ed il calciatore è pronto a mettersi a disposizione del Milan già dai primi giorni di ritiro della nuova stagione: potrà giocare esterno basso in una difesa a quattro, con licenza di offendere (un po' come avveniva con il brasiliano Serginho), ma anche centrocampista, sempre a sinistra, nel 4-4-2, o addirittura, interno mancino in un 4-3-1-2. Per quanto riguarda il suo utilizzo sul terreno di gioco, quindi, e dall'assetto tattico che sarà prescelto. Ciò che conta, ovviamente, è che i rossoneri, d'ora in poi, avranno un'ulteriore freccia (di qualità) a disposizione nella propria faretra.

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