Il rombo delle voci di mercato attorno a Theo Hernandez si fa assordante, dipingendo uno scenario sempre più nitido: la sua avventura rossonera sembra essere giunta al capolinea. Nonostante un contratto fino al 2026, le sirene di altri club, unite a una presunta offerta spontanea al Real Madrid, indicano una separazione che, se concretizzata, lascerebbe un vuoto siderale nella fascia sinistra del Milan.


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Milan, il dilemma Theo Hernandez: trattenere o cedere il terzino francese?
Milan, il dilemma Theo Hernandez: trattenere o cedere il terzino francese?
—Le indiscrezioni, infatti, raccontano di un Theo Hernandez desideroso di un ritorno nella capitale spagnola, tanto da essersi offerto al suo ex club. Tuttavia, il Real Madrid, con Xabi Alonso alla guida, sembrerebbe avere altre priorità. Ma questo non scalfisce la volontà del terzino francese di esplorare nuovi orizzonti, alimentando concretamente le voci di un addio al Milan nella prossima finestra di mercato.
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È innegabile: la stagione di Theo Hernandez non è stata all'altezza degli standard a cui ci aveva abituato. Come gran parte della squadra, anche il suo rendimento ha subito alti e bassi, forse appannato da un contesto generale di incertezza e risultati altalenanti. Meno incisivo in fase offensiva, a volte distratto in difesa: è vero, questo non è stato il miglior Theo.
Ma proprio per questo, la prospettiva di perderlo assume contorni ancora più preoccupanti. Perché anche in una stagione sottotono, la sua qualità, la sua progressione, la sua capacità di creare pericoli restano elementi rari e preziosi. Non è un terzino qualunque, è un giocatore in grado di spaccare le partite, di cambiare l'inerzia di un'azione con una singola accelerazione.
La domanda che sorge spontanea è: può il Milan permettersi di perdere un giocatore del calibro di Theo Hernandez? La risposta, con ogni probabilità, è un sonoro NO, anche considerando un'annata non brillante. Il francese non è semplicemente un terzino; è un propulsore costante sulla fascia, un'arma offensiva devastante con la sua velocità e la sua capacità di creare superiorità numerica. Le sue progressioni palla al piede, i suoi gol spettacolari e la sua capacità di saltare l'uomo lo rendono uno dei migliori interpreti del ruolo a livello europeo, anche se quest'anno non lo ha dimostrato con la stessa costanza.
Perdere un elemento di tale caratura significherebbe privare la squadra di una pedina fondamentale, un giocatore capace di spostare gli equilibri e di infondere energia e imprevedibilità alla manovra offensiva. Trovare un sostituto all'altezza non sarebbe un compito facile, e il rischio di indebolire sensibilmente la fascia sinistra è più che concreto.
Le ragioni di questo presunto addio possono essere molteplici come, ad esempio, le incertezze sul futuro del progetto tecnico rossonero, con la questione allenatore e DS ancora irrisolta. Inoltre, le difficoltà nel trovare un accordo per il rinnovo contrattuale hanno inevitabilmente aperto le porte a scenari di mercato.
Certo, il Milan potrebbe incassare una cifra significativa dalla sua cessione, da reinvestire per rinforzare altri reparti. Ma il valore di un giocatore come Theo Hernandez va ben oltre il mero aspetto economico. La sua importanza tattica, la sua leadership silenziosa e il suo potenziale anche in una stagione meno scintillante sono elementi difficilmente sostituibili.
Se l'addio di Theo dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe una perdita gravissima per il Milan, un passo indietro nella sua faticosa risalita verso le zone nobili del calcio italiano ed europeo. Sarebbe la dimostrazione di una difficoltà cronica nel trattenere i propri talenti, un segnale allarmante per il futuro del club. Il Milan si troverebbe a dover ricostruire ancora una volta un pezzo fondamentale della sua ossatura, con il rischio di disperdere il talento e la qualità che giocatori come Theo Hernandez, pur non avendo brillato come in passato quest'anno, continuano a rappresentare. La speranza dei tifosi è che questa separazione rimanga solo un'indiscrezione di mercato, perché perdere un terzino del suo spessore, anche dopo una stagione meno esaltante, sarebbe un errore che il Milan potrebbe pagare a caro prezzo.
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