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Mercato Milan, addio Rangnick. Con Maldini più italiani?

ULTIME NOTIZIE MERCATO MILAN - Ralf Rangnick non prenderà il posto né di Pioli né di Maldini. Più spazio adesso a giocatori italiani?

Renato Panno

ULTIME NOTIZIE MERCATO MILAN - Contro qualsiasi aspettativa, alla fine del match contro il Sassuolo, il Milan ha ufficializzato il rinnovo del contratto a Stefano Pioli, che sarà l'allenatore del Milan fino al 2022. Un annuncio a sorpresa viste le continue voci mai smentite nel corso dei mesi su Ralf Rangnick. Il tedesco, secondo il progetto ideato da Ivan Gazidis, avrebbe dovuto prendere il posto di Pioli in primis, come nuovo allenatore rossonero, ma anche di Paolo Maldini, come responsabile dell'area tecnica.

Un accentratore Ralf Rangnick che, ad un passo dall'accordo con il Milan, ha rinunciato consensualmente agli incarichi prestabiliti. Se per quanto riguarda Pioli c'è la certezza di una sua permanenza, diverso è il discorso per Maldini che, nonostante la notizia, starebbe ancora valutando il suo futuro. Di sicuro le sue quotazioni sono in salita, e la probabilità di vederlo al Milan anche il prossimo anno è più che concreta. Un cambio di rotta deciso e improvviso, che manda a monte mesi di valutazioni fatte da Ralf Rangnick in chiave mercato.

Il dirigente del Lipsia aveva segnalato diversi giocatori a lui vicini, quali Dominik Szoboszlai, grande obiettivo per il centrocampo, ma anche Patrik Schick, portato l'estate scorsa in Germania, e Dayot Upamecano, sua grande scoperta. Questi sono solo alcuni dei nomi accostati ai rossoneri in questi mesi. Giocatori che avrebbero iniziato un massiccio processo di 'stranierizzazione' della rosa, in linea con la sue idea di calcio internazionale.

L'eventuale permanenza di Maldini potrebbe aver salvato in qualche modo tutto questo? Probabilmente si. La sicurezza non può esserci, visto com'è andato lo scorso mercato estivo, con l'arrivo di giocatori come Ismael Bennacer, Theo Hernandez e Rafael Leao, ma è inevitabile che Maldini possa essere molto più attratto di Rangnick dal mercato italiano. A partire da Sandro Tonali? Perché no, perché il talento del Brescia è uno dei grandi obiettivi del Milan. In tal senso, la presenza di uno come Maldini potrebbe dare un peso nettamente diverso da Rangnick che, pur riconosciuto come un grande intenditore di calcio, non esercita la stessa influenza dell'ex capitano rossonero in questo ambito.

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