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Petrachi (ds Torino): “Non vendiamo Belotti in Italia. Kucka? Mai chiesto”

Gianluca Petrachi, direttore sportivo del Torino, foto Getty Images
Gianluca Petrachi, direttore sportivo del Torino, è intervenuto a Sportitalia per parlare di mercato. Ecco le sue dichiarazioni

Nicholas Reitano

Il direttore sportivo del Torino, Gianluca Petrachi, che oggi è stato protagonista di un incontro con Massimiliano Mirabelli a Casa Milan, sarà ospite negli studi di Sportitalia dalle ore 23. Segui qui, su PianetaMilan.it, il live con tutte le dichiarazioni del dirigente del club granata in merito al mercato estivo.

Sul presidente Urbano Cairo: "Torino non è una piazza facile, ma ho sempre portato a termine i progetti con le mie idee e rispettando sempre il fair-play finanziario. Il presidente mi ha dato sempre delle libertà e quindi lo devo ringraziare. Il mio obiettivo è quello di far tornare il Torino in Europa. Da diesse cercherò di regalare delle soddisfazioni ai tifosi granata".

Sempre su Cairo: "Perché è difficile lavorare con il patron? Perché i conti sono importanti per lui ed è nato come aziendalista e non presidente. Spendere tanti soldi non significa per forza vincere, ma Urbano ha grande esperienza. Ripeto, il presidente mi ha dato sempre libero spazio, si è sempre confrontato. Credo di essere una persona reale ed onesta, non ho niente da nascondere e mi sono fatto la 'gavetta' da giovane".

Un accenno sull'incontro di oggi a Casa Milan: "Il presidente sapeva già che avrei avuto un incontro a Milano".

Sul futuro di Belotti: "Andrea piace a tanta squadre. È forte, dinamico, umile. È un ragazzo che ogni diesse sogna e migliora giorno dopo giorno. Me lo vorrei godere visto che lo presi io. Noi non scendiamo a compromessi. Lui è consapevole che se dovesse arrivare un top club lui può partire. Reputo il Milan un top club per la storia, ma oggi non lo è. In Italia non lo vendiamo".

Su Mirabelli: "Io non lo conoscevo e mi ha chiamato per conoscerci. Sono passato in sede perché dovevo venire qui. Mi ha chiesto delle cose: gli piace Belotti, lo ammetto, ma non siamo entrati nello specifico".

Ancora su Belotti: "A mio avviso deve restare ancora a Torino per crescere e per giocarsi anche il Mondiale. L'intuizione dei 100 milioni l'ha avuta il presidente. Abbiamo la voglia di andare in Europa con lui".

Su Schick: "È un clausola che si può acquistare tranquillamente. Lo stavo seguendo ed è un ragazzo forte tecnicamente e fisicamente".

Su Conte: "Se ad Antonio daranno carta bianca, sono convinto che lui rimarrà al Chelsea. Non è felicissimo in Inghilterra, ma credo che con la sua ambizione rimanga a Londra per vincere".

Sulla gestione di Totti: "Non è facile risolvere questa situazione. Francesco deve avere la forza di smettere tenendo sempre alto il suo nome e sapere che l'età conta. Il fisico non regge più a certi ritmi".

Sui ragazzi ex-Toro che fanno fatica in altre squadre: "È un seganle positivo per noi. Siamo molto vigili sui ragazzi ed hanno un confronto giornaliero con noi. Tanti giocatori sono andati via ancora immaturi (quello che rischia anche Belotti) e queste sono le conseguenze".

Ancora sull'incontro con Mirabelli: "Kucka al Torino? Mihajlovic non l'ha mai chiesto eppure lo accostano al Milan. Incontro con Mirabelli? Potrei avere chiesto qualcosa anche io. Poli? (sorride, ndr)".

Termina qui l'intervista di Petrachi all'emittente televisiva di Michele Criscitiello.

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