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Il Milan punta su Ocampos, ma quanti fallimenti argentini in rossonero

Ocampos Milan
Lucas Ocampos è il 20esimo argentino a firmare per il Milan: nella storia, però, spesso gli investimenti 'albiceleste' non si sono rivelati redditizi

Daniele Triolo

ARRIBA OCAMPOS

Ieri sera il Milan ha ufficializzato fino al prossimo 30 giugno, del 22enne esterno argentino Lucas Ocampos, che arriva dall'Olympique Marsiglia dopo aver disputato i primi mesi della stagione in corso con la maglia del Genoa (14 presenze, 3 gol in Serie A). Ocampos è il 20esimo giocatore 'albiceleste' a firmare per i rossoneri nella storia ma, nel passato, più o meno recente, spesso l'investimento del club milanista sui calciatori argentini non si è rivelato redditizio. Ricordiamone qualcuno.

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DIFESA INADEGUATA

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Sono 6 i difensori argentini, in epoca moderna, ad aver indossato la maglia rossonera: si tratta di Roberto Fabián Ayala, José Antonio Chamot, Fabricio Coloccini, Leandro Grimi, Matias Silvestre e Leonel Vangioni, quest'ultimo giunto la scorsa estate a parametro zero dal River Plate e che, proprio ora, in contemporanea con l'infortunio di Mattia De Sciglio, si sta cominciando a ritagliare qualche spazio nelle gerarchie di Vincenzo Montella dopo essere stato sostanzialmente ignorato per mesi. Tra tutti gli altri, soltanto Ayala ha lasciato, nella mente dei sostenitori rossoneri, un discreto ricordo: giunto dal Napoli nell'estate 1998, rimase al Milan per due stagioni, collezionando 13 presenze nell'anno dello Scudetto vinto con il tecnico Alberto Zaccheroni. Una Coppa Italia vinta, nel 2003, da Chamot (51 gare in 3 anni con i rossoneri); per il resto, tutte comparse a Milanello.

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CENTROCAMPO DI 'ROTTURA'

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Sono soltanto due i centrocampisti argentini giunti al Milan, di recente, e si tratta di Andrés Guglielminpietro, detto 'Guly', e di Fernando Redondo, senza dubbio il più noto tra i due. Ma, mentre Guly, un po' a sorpresa, si prese il proscenio rossonero in alcune gare della stagione 1998-99, con tanto di gol al 'Curi' di Perugia, in occasione della vittoria del campionato prima di essere scaricato, nell'estate 2001, all'Inter, Redondo, giunto dal Real Madrid con mille speranze, pagò enorme dazio alla sfortuna. Il 'volante' sudamericano rimase al Milan per 4 stagioni, dal 2000 al 2004, vincendo, sulla carta, 4 trofei (una Coppa Italia, una Champions League, una Supercoppa Europea ed uno Scudetto) ma, sostanzialmente, giocando appena 16 spezzoni di gara per via di una impressionante serie di infortuni. Suo malgrado, una meteora.

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ATTACCO A TRE FACCE

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Tre gli attaccanti 'albicelesti' ad aver indossato la maglia del Milan: Claudio Borghi, Hernán Crespo e Maxi López. Il primo, che folgorò Silvio Berlusconi a metà degli anni Ottanta, giocò per il Milan soltanto in gare non ufficiali: ceduto in prestito al Como, e poi scaricato in Svizzera. Crespo, al contrario, giunse a Milano, in prestito dal Chelsea, nella stagione 2004-2005: 18 gol in 40 partite totali e, nel 'palmares', due reti nella finale di Champions League di Istanbul, quella persa ai rigori contro il Liverpool con il Milan rimontato da 3-0 a 3-3. Andò discretamente bene, ma il Milan preferì non riscattarlo per puntare su un Christian Vieri avviato sul viale del tramonto. Infine, l'attuale attaccante del Torino, che arrivò, dopo essere stato 'parcheggiato in un hotel' in attesa della definizione della trattativa con il Catania, sul finire del gennaio 2012. Appena 11 gare, e 2 gol realizzati, contro Juventus in Coppa Italia ed Udinese in campionato. Troppo poco per essere confermato.

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