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Ferrero: “Montella, ti voglio bene, ma ti batto 2-1”

Massimo Ferrero Sampdoria
A due giorni dal match tra Milan e Sampdoria, parla il presidente blucerchiato Ferrero, che racconta anche qualche aneddoto sull'Aeroplanino.

Stefano Bressi

Domenica ci sarà Sampdoria-Milan. Sarà il ritorno di Vincenzo Montella allo stadio Marassi, contro i blucerchiati, dopo che lo scorso anno ha vinto 1-0 grazie alla rete di Carlos Bacca. Chissà se ad accoglierlo ci sarà Massimo Ferrero, presidente della squadra genovese, che ha faticato tanto per portare sulla propria panchina Montella. Intanto è stato intervistato dalla Gazzetta, tra aneddoti e qualche frecciata, come sempre.

Pronostico in vista del Milan: "I pronostici portano un po' sfiga, ma non mi piace la cautela... Finisce 2-1 per noi, quest'anno possiamo divertirci".

Su Montella: "Gli voglio bene. È un ragazzo d'oro".

Se Montella può rifare grande il Milan: "È un po' soggettivo... Gli allenatori li fanno i giocatori, i giocatori li fanno i presidenti..."

Su Mihajlovic: "Lo amo, è eccezionale. È come me... Andò al Milan perché la Sampdoria gli stava un po' stretta. Lui e Montella sono come il Diavolo e l'Acqua Santa".

Su Cassano: "Persona fantastica e grandissimo talento, anche se è prigioniero di se stesso. Il suo problema è uno solo: è cresciuto mandando a quel paese tutti quanti. E alla fine si creano delle etichette, a volte esagerate. Gli ho anche proposto di rimanere vicino a me, perchè sa tutto di calcio. Ma lui è un sanguigno, non potrei dirgli nulla perchè si offenderebbe subito".

Sul mercato estivo: "Tanti presidenti investono molto perchè si innamorano dei calciatori, è successo anche a me con Muriel. Non volevo venderlo, ma alcuni devono cambiare aria per spiccare il volo. Luis è andato via perchè ho anteposto la sua felicità alla mia".

Su Schick: "Non voleva rimanere, altrimenti lo avrei tenuto un altro anno. Il problema di questi giocatori sono i procuratori, che li trattano come fossero opere d'arte, ma hanno solo 20 anni".

Perché alla Roma: "Lo volevano tutti: Monaco, Psg, Juventus, Roma. In giallorosso potrà diventare un principino. Ma sarò onesto: senza il blocco del governo cinese oggi sarebbe all'Inter con Skriniar".

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