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ESCLUSIVA PM – Tanzi: “Ibra al Milan si può, ecco come. Niang è snobbato in Francia”

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Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Loic Tanzi, esperto di PSG ed inviato per Goal.com France per parlare di alcuni obiettivi di mercato del Milan

Renato Boschetti

Per parlare del difficile momento del Milan e della prossima sessione di calciomercato invernale, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva LoicTanzi, giornalista di Goal.com France esperto di Paris Saint Germain e Nazionale Francese.

Che idea si sono fatti della crisi del Milan in Francia?

Ormai sono diversi anni che il Milan non è più al vertice in Italia e in Francia, ci domandiamo come un club così grande sia potuto cadere così in basso. Qui seguiamo il Milan anche perché ci sono stati e ci sono tuttora molti giocatori francesi, e ci chiediamo cosa abbia spinto il Milan così in basso: guardando il club e alcune scelte di mercato degli ultimi tempi non possiamo non pensare alla Grande Epoque e a giocatori come Seedorf, Inzaghi...

La possibile vendita di quote azionarie a Mr Bee potrebbe cambiare gli equilibri?

Si sa, ormai nel calcio tutto ruota attorno ai soldi, solo i soldi ti permettono di fare una grande squadra. Berlusconi non investe più molto nel club e Mr Bee, se riuscisse ad acquistare anche parte del pacchetto azionario, potrebbe mettere sul mercato molti soldi e il Milan avrà la possibilità di costruire una grande squadra come ha cominciato a fare questa stagione con l'arrivo di grandi nomi come Luiz Adriano e Carlos Bacca. Con i nuovi investimenti di Bee il Milan potrà recrutare nuovi giocatori.

In Francia cosa si pensa di Bee Taechaubol, è considerato una figura credibile?

Ci si fanno giustamente molte domande, visto che avrebbe dovuto comprare il Milan prima ad inizio stagione, poi a fine anno, ora si parla di inizio 2016. Non lo si vede mai a Milano, non lo si vede mai sui media, non lo si vede mai a San Siro: ci si domanda se sia l'uomo giusto visto che Berlusconi ha sempre dichiarato di voler conoscere bene l'uomo a cui avrebbe potuto vendere e Bee, al momento, non lo si conosce benissimo. Ma se non sarà Bee ad acquistare il Milan, c'è bisogno assoluto di un nuovo ciclo perché il Milan riparta, un nuovo acquirente che metta il denaro perché senza investimenti il Milan non riuscirà purtroppo ad uscire da questa situazione.

I problemi del Milan, quindi, non sono solamente nella squadra e nell'allenatore ma anche e soprattutto nella Società?

Sì, Mihajlovic è un grande allenatore, ma ce ne sono stati altri prima di lui come Seedorf e Inzaghi che non sono riusciti a far meglio. La squadra è buona, ma al momento non è ai livelli top in Italia, ci sono squadre come la Juventus, l'Inter, la Fiorentina e la Roma che sembrano molto più attrezzate, anche se nel Milan ci sono grandi nomi e grandi giocatori. Quello che manca al Milan è la squadra, ma per creare questo spirito c'è bisogno sia di tempo che di grandi giocatori, quindi di soldi. La colpa attuale non è di Mihajlovic, bisogna dargli il tempo di ricostruire lo spirito di squadra e qualcosa di solido.

Nel prossimo mercato di gennaio molti nomi del PSG sono stati collegati al Milan, come Sirigu e Rabiot: ci sono possibilità concrete?

Per Rabiot sarà molto complicato, secondo me non partirà questo inverno perché gioca molto questa stagione, specie dopo l'infortunio di Pastore che non sappiamo quando tornerà. Blanc, inoltre, confida molto in lui e non lo lascerà partire. Per Sirigu la situazione è diversa: cerca un nuovo club e la Roma e il Milan sono i due club che hanno intavolato discussioni con il giocatore. Il problema del Milan è che ha già una rosa di portieri di livello, con Diego Lopez, Abbiati e il giovane Donnarumma. Sirigu vuole essere titolare, gli altri accetterebbero la panchina? Se il Milan vuole Sirigu gli deve garantire il posto da titolare, perché Sirigu non andrà in un club in cui non potrà giocare e quindi occorre fargli posto, cedendo uno o due portieri.

Per quanto riguarda Ibrahimovic, in scadenza a giugno: rinnoverà con il PSG o cambierà nuovamente maglia, magari rivestendo il rossonero?

Quasi sicuramente partirà, al 90% se ne andrà dal PSG alla fine della stagione. C'è solo il 10%, una piccola possibilità che resti, il suo agente diceva poco tempo fa che tutte le possibilità erano aperte: ora la possibilità maggiore è che Ibrahimovic vada negli USA in MLS, o a Los Angeles o a Miami qualora Beckham riesca a costruire lo stadio a Miami. L'unica possibilità per il PSG o per il Milan di avere Ibrahimovic può essere che la squadra non venga iscritta in MLS prima della stagione 2017, in modo che Ibra firmi col Miami e venga a giocare in Europa la prima parte della stagione, in prestito. Difficile avvenga col PSG, invece possibile per il Milan, d'altronde è stato vicinissimo quest'estate al ritorno a Milano.

Per quanto riguarda la Nazionale Francese, al Milan sta crescendo molto Niang: le sue buone prestazioni potrebbero mettere in difficoltà il CT Deschamps?

Per il momento Niang non è ancora nel giro della Nazionale maggiore, è stato convocato qualche volta nell'Under 21. E' un giocatore che il pubblico francese non segue molto, perché quando è arrivato al Milan sembrava essersi un po' montato la testa, poi le sue brutte prestazioni si sono ripetute anche nel prestito al Montpellier dopo un buon inizio. Niang era un giocatore dal grandissimo potenziale al debutto col Caen, ma che i francesi non seguono più così tanto perché se n'è andato dalla Francia sbattendo la porta, un po' come Menez: sono giocatori che non hanno mai trovato mai posto in Francia e sono più famosi all'estero che in Francia. E' un po' il caso di tutti i francesi del Milan, anche Mexes e Rami sono stati un po' "dimenticati" una volta lasciata la Francia. Questi tipi di giocatori devono fare molto meglio di giocatori come Benzema, il migliore attaccante francese. Sono bravissimi ragazzi, ma sono molto incostanti, irregolari e questo conta molto: è questo un po' il problema principale del Milan, molti giocatori sono incostanti ed è difficile trovale una continuità per la squadra, nonostante ci siano tanti ottimi nomi.

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