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DE JONG si presenta a LA: “I GALAXY il più grande team d’America”

Nigel de Jong Milan Los Angeles Galaxy
Nigel de Jong, ex centrocampista del Milan, è stato presentato dai Los Angeles Galaxy: “Ho sempre voluto fare un'esperienza di questo tipo”

Daniele Triolo

Dopo 3 anni e mezzo trascorsi in rossonero, dall'agosto 2012 al gennaio 2016, periodo in cui ha totalizzato 96 presenze e 7 reti, il 'Generale' olandese Nigel de Jong ha inaugurato ufficialmente . De Jong, infatti, è stato presentato, nella nottata italiana, dai Los Angeles Galaxy, franchigia della Major League Soccer statunitense, sua nuova società dopo l'addio al Milan ed all'Italia.

“Prima di tutto ringrazio il coach, e tutti quelli che hanno lavorato per il mio arrivo a Los Angeles – ha spiegato de Jong, la cui intervista video è disponibile sul portale web dei Galaxy, 'lagalaxy.com' -; ringrazio tutti per il benvenuto, e ringrazio i miei compagni per avermi fatto sentire subito parte di questo team. Ho voluto fortemente venire qui, e vediamo cosa riusciremo a fare in questa stagione, faremo il possibile come squadra. Non è stato facile per me intraprendere questo viaggio, dall'Europa, per raggiungere questa squadra – ha proseguito de Jong -: , di 55 minuti, con la squadra, mi sono sentito bene. Devo essere onesto: i ragazzi sono alla mano, c'è un buono staff, mi hanno accolto bene: per giocatori come me, che hanno giocato in Europa, davvero una buona situazione”.

De Jong ha poi proseguito la sua conferenza stampa spiegando le motivazioni che lo hanno portato a scegliere gli Stati Uniti, la MLS, . “Penso che il motivo per cui tanti giocatori scelgano di venire a giocare qua in America sia per quello che un Paese del genere può offrirti, anche fuori dal campo. E' lo stile di vita, la cultura sportiva di questo Paese ad attrarre. Non è solo per il calcio. Personalmente ho sempre voluto fare un'esperienza di questo tipo e sapevo che sarei arrivato qui prima o poi. Il mio step successivo sarebbe stata l'America, ed i Galaxy sono il più grande team d'America. Non mi interessa se la gente dice di me che sono un bad boy”.

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