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Ag. Tonali: “Tifa Milan ed è una possibilità, ma…”

Sandro Tonali del Brescia (credits: gazzamercato.it)

Il procuratore di Tonali ha parlato delle opportunità di mercato del proprio assistito, definito addirittura migliore di Pirlo. Ecco le sue dichiarazioni.

Stefano Bressi

Nel Brescia c'è un ragazzo classe 2000, di cui in tanti stanno parlando nelle ultime settimane. Piedi buoni, gioca in regia e ha una discreta personalità. Si tratta di Sandro Tonali. Ha il caschetto e questo, insomma, era l'ultimo elemento affinché tutti lo paragonassero ad Andrea Pirlo, ma potrebbe essere anche il dopo Lucas Biglia... Il suo procuratore è Roberto La Florio, che ai microfoni di calciomercato.com lo ha raccontato tra mercato e curiosità. Ecco le sue parole.

Se Tonali è il nuovo Pirlo: "Calma, molta calma. Tonali è Tonali. Non è il nuovo Pirlo, anzi..."

Anzi...: "Pur avvicinandosi per posizione in campo e carattere, definirlo il nuovo Pirlo è un'etichetta che può solo fare male. Pirlo alla sua età non era regista. Esagerando, quando Pirlo aveva l'età di Tonali non era a questi livelli. Ovviamente paragoniamo un ragazzino a un fuoriclasse. Ma lo dico perché Andrea faceva il trequartista, poi Mazzone lo ha spostato in mezzo al campo e con Ancelotti è diventato unico, impareggiabile. Ma fidatevi, Tonali è Tonali".

Se ha conosciuto Pirlo di persona: "Si sono incontrati nello spogliatoio del Brescia un anno fa. Non c'era ancora tutto il clamore di questo momento attorno a Tonali, in quel caso è stato un saluto molto semplice ma gentile in cui Sandro ha potuto incontrare un campione come Pirlo: momenti così restano impressi".

Com'è fuori dal campo: "Molto tranquillo. Questa è la sua forza. Sicuro di sè, non si monta la testa. Ama giocare ai videogiochi e non va troppo in giro. Il calcio prima di tutto. E poi c'è la famiglia che lo segue in ogni passo, cosa fondamentale alla sua età".

I top club che lo seguono: "Ogni partita, Tonali migliora. Pensate che contro lo Spezia a vederlo c'era Gregucci per la Nazionale. C'era l'Inter, la Juventus e anche il Napoli. Nonostante la pressione, Tonali ha fatto una partita straordinaria. Questo ragazzo migliora di partita in partita. So che si è parlato di Bologna, ma non è una pista percorribile".

Da dove spunta: "Al Brescia è arrivato per caso. Lo volevano la Fiorentina, il Milan, l'Inter: tutte pronte a promettergli un provino da settimane e per settimane, ma senza fissarlo definitivamente. Il Brescia invece lo ha testato in 24 ore e preso immediatamente dopo il suo provino".

Lui come l'ha scoperto: "L'ho scoperto quasi tre anni fa. Mi è stato segnalato, sono corso a vederlo: non era titolare, ma quando subentrava aveva sempre la capacità di rubarmi l'occhio per la postura, la maturità, la personalità con cui stava in campo. Ho incontrato la famiglia ed ho avuto l'occasione di affiancare Tonali in un percorso che può regalare ancora tante soddisfazioni, ne sono certo".

Se pensava restasse al Brescia: "Sapevo che il Brescia lo avrebbe tenuto, il presidente Cellino non voleva cederlo. Ma è chiaro che non è l'ambiente più comodo per un giovane e bisognerà fare dei ragionamenti. Questa esperienza così tosta non lo scalfisce: pensate che l'ho chiamato prima di una partita delicata con la Cremonese, sfida tra due città rivali, lui aveva 17 anni e mi dice: 'Sono tranquillissimo'. Personalità pura"."

La squadra che si è avvicinata di più: "La Sampdoria lo voleva, si era mosso Walter Sabatini facendo un'offerta al Brescia. Personalmente sono convinto che Tonali in una squadra come la Samp o la Fiorentina possa conquistarsi il posto in poche partite".

Sulla Roma: "Sì, è tutto vero: la Roma si è mossa con il Brescia. Ma soprattutto la Sampdoria con l'Inter che lo ha seguito molto spesso, magari lasciandolo in prestito dov'è: Cellino ha rifiutato qualsiasi proposta".

Su Cellino: "Posso confermarvi che Cellino fa sempre riferimento a Nainggolan quando parla di Tonali. Non come caratteristiche ma come potenzialità, punta ad arrivare in Serie A con Sandro in squadra. Vi racconto che volevamo mettere una clausola rescissoria nel suo contratto in occasione del rinnovo ma Cellino si è opposto: ha fatto la sua scelta".

Se il prossimo anno lo vedremo in Serie A: "Me lo aspetto in Serie A e me lo auguro. Credo che i giovani al momento giusto vadano venduti perché non si sa mai cosa succede nel calcio".

Sul Milan: "Il Milan può essere una soluzione ideale, sicuramente: in una società così potrebbe trovare il suo spazio. Tra l'altro Sandro è anche milanista... Sono convinto che anche in un top club potrebbe adattarsi in pochi mesi, il tempo di inserirsi e conquisterebbe tutti. Bisogna trovare il momento giusto per convincere Cellino".

Sulla Juventus: "Confermo, tanto che con Paratici ho avuto contatti; ma è più difficile. C'è tanta concorrenza, complesso immaginare di avere spazio alla Juventus, ma Tonali in bianconero potrebbe essere una soluzione se dovesse essere prospettato un progetto importante attorno al giocatore passando magari da un anno di prestito. Mai dire mai".

Se può andare all'estero: "Eccome... in Francia non hanno paura. Ad oggi Il Monaco è tra le squadre che hanno seguito Tonali con il direttore Emenalo, ad esempio. Sono sempre molto attenti ai giovani. E presto Sandro andrà al Mondiale Under 19, poi l'Europeo Under 21 è nel mirino".

Quanto costa: "Staremo a vedere: direi 15/17 milioni, forse 20 totali per smuovere Cellino, poi il prezzo lo fa il Brescia. Ma non c'è mai stato alcun giocatore valutato così tanto in Serie B, a parte proprio Marco Verratti preso dal PSG per 12 milioni".

Sui giovani italiani: "All'estero non c'è alcuna paura di lanciare i giovani. Solo qui in Italia ci spaventiamo: Mancini ha sfondato una porta aperta, non c'era alcuna alternativa dopo il fallimento per la qualificazione mancata allo scorso Mondiale. Sono totalmente d'accordo con Mancini".

Quanto conta un allenatore: "L'allenatore giusto è fondamentale per un giovane. Allegri ha dato i suoi segnali con El Shaarawy, voleva El Shaarawy con entusiasmo: prima di portare Stephan al Milan parlai con Max a un premio ritirato a Sorrento, lì ho capito che ci avrebbe puntato seriamente e abbiamo scelto i rossoneri, mossa vincente. L'allenatore è fondamentale".

Due italiani che si aspetta ai Mondiali 2022: "Mi piace moltissimo Scamacca, ora è alla Cremonese e deve fare il salto. E poi dico Moise Kean: se avrà spazio per giocare e mettersi in mostra potrà diventare devastante".

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