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Milan, #3motivi per non pensare al closing

Sassuolo-Milan
Il closing sembra che non ci sarà, ma è giusto smettere di considerarlo l'unica cosa importante. In campo va la squadra e serve concentrarsi su quello.

Redazione

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E’ l’elemento forte (nuovo rispetto alle scorse stagioni) che sta sostenendo un organico che sappiamo non ancora a livello delle prime della classe. Prestazioni che non è retorico definire epiche, come quella di Bologna, e altre caratterizzate comunque da grande umiltà e determinazione, come avvenuto anche nella recente battaglia di Sassuolo, mostrano come l’allenatore abbia saputo infondere nei giocatori lo spirito giusto. Ci è piaciuto vedere il capitano Abate, pur menomato per l’infortunio, continuare a lottare in una posizione di campo non sua pur di non lasciare i compagni in inferiorità. Abbiamo apprezzato lo spirito di Poli, un milanista vero per vari motivi poco utilizzato sinora, mentre si metteva a disposizione della squadra senza polemiche e riserve. Soprattutto è bello che un ragazzino come Donnarumma non si lasci distrarre dalle tante sirene di mercato e non manchi di dichiarare il suo attaccamento alla maglia. E’ proprio questo ricreato senso di appartenenza che fa dire anche a giocatori in prestito (come Deulofeu e Pasalic) che vorrebbero restare al Milan. Tutti i giocatori sono consapevoli che è il momento di meritarsi questi colori e soprattutto mostrare di essere uomini e professionisti veri. Gli assetti societari potranno cambiare, ma il Milan resta!

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