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Milan, spirito guerriero in mano ai superstiti dello scorso anno

Donnarumma Milan
I superstiti dell'anno scorso sono pochi: Donnarumma, Romagnoli, Bonaventura e Suso. Spetta a loro diffondere la voglia della passata stagione

Giacomo Magnani

Sarà un Milan completamente nuovo quello che i tifosi rossoneri avranno moto di vedere giovedì prossimo, in occasione del terzo turno preliminare di Europa League. Una squadra rinnovata per almeno 7/11, con solo pochi giocatori rispetto la scorsa stagione. D'altronde Vincenzo Montella ci aveva avvertiti lo scorso maggio: "Come già detto più volte il nostro obiettivo sarà qualificarci per la Champions League. Molti giocatori lasceranno il Milan. Alcuni sono in scadenza di contratto, altri andranno via perché a fine prestito". I superstiti si contano sulle dita di una mano: Donnarumma, Romagnoli, Bonaventura, Suso. Ognuno di questi ha dentro di sé un motivo per riscattarsi, per diffondere anche tra gli altri la stessa voglia del Milan vista lo scorso anno.

Gigio Donnarumma, fresco di rinnovo di contratto, vuole dimostrare con i fatti il suo amore per il Milan e la sua totale fiducia nel progetto. Il numero 99 è pronto a zittire gli scettici e a guadagnarsi quei 6 milioni di euro che inevitabilmente gli verrano fatti pesare davanti alle prima difficoltà. Motivazioni simili anche per Alessio Romagnoli, che dopo anni di "solitudine" da quest'anno sarà affiancato da due colossi del reparto, Leonardo Bonucci e Mateo Musacchio. Tanta carica, ma anche tanta concorrenza, motivo per il quale il classe '95 è pronto a rimboccarsi le macchine e a dare il massimo per la causa. Come non parlare, poi, della voglia di riscatto di Jack Bonaventura? Unico lume in queste buie stagioni rossonere, il numero 5 è pronto a riprendersi il Milan dopo il terribile infortunio muscolare che l'ha messo k.o. la scorsa stagione.

Dulcis in fundo, last but not least, Suso. Lo spagnolo merita una nota di merito, perché è singolare la voglia di Milan del numero 8: "Non ho ancora rinnovato. Sono molto felice al Milan, è la mia squadra, la mia famiglia è felice e rimarrò qui di sicuro. Credo che il Milan sarà una grande squadra, con i giocatori più bravi è più facile giocare e vincere". Che è poi quello che tutti i tifosi si augurano e sognano: essere una grande squadra, vincere e tornare a incutere quella paura negli avversari che Herbert Kilpin, fondatore dell'A.C. Milan, ha impresso per sempre nell'universo del Diavolo.

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