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Lukaku, Milan non ricominciare con i sogni impossibili

Romelu Lukaku Belgio
Con l’entrata dei cinesi in società, i rossoneri sembrerebbero puntare sull’attaccante belga Lukaku, valutato 50 milioni di euro. Ma i problemi dei rossoneri sono altrove.

Redazione

In principio era Ibrahimovic, e forse lo è ancor tuttora. In questi giorni, invece, con il possibile ingresso dei cinesi in società si parla di Lukaku al Milan, anche lui, come il bomber svedese, assistito da Raiola. Il Milan ricomincia con i sogni impossibili, o quasi, da realizzare. Il Milan ricomincia con i soliti nomi di Mino Raiola, ultimo dei quali è stato Mario Balotelli, il cui ritorno al Milan si è rivelato davvero inutile.

Romelu Lukaku, attaccante belga classe ’93, è stato etichettato come il nuovo Drogba fin dai suoi primi debutti con la maglia dell’Anderlecht. Il consorzio cinese, che vuole acquisire la maggioranza del Milan, sembra aver messo gli occhi su di lui e Nicholas Gancikoff, futuro dirigente rossonero, pare avrebbe consigliato a Galliani di avviare i contatti con il suo “amico” Mino Raiola per parlare dell’ingaggio del bomber di Anversa. Il costo del cartellino si aggira sui 50 milioni di euro, forse troppi per un attaccante che non è certamente un top di gamma. Ma il Milan in questi ultimi anni ci ha abituato a grosse cifre spese solo per acquistare attaccanti, tralasciando un centrocampo moribondo, che da oltre tre stagioni stenta a decollare.

Discorso simile vale per Ibrahimovic, destinato con ogni probabilità a vestire la maglia del nuovo Manchester United di Josè Mourinho nella prossima stagione. Il Milan, ancora una volta lo sta corteggiando, nonostante lo svedese abbia ripetuto di non voler tornare in squadre dove ha già fatto la storia. Anche Ibra è un assistito di Raiola. E proprio il procuratore di Ibrahimovic e Lukaku ha lasciato porte aperte sia per uno che per l’altro. Al momento, però, i due sono sogni davvero irrealizzabili in quanto il Milan ad oggi è ancora di Silvio Berlusconi e l’idea presidenziale è quella di costruire un Milan giovane, in maggior parte italiano e di talento. E il nome di Ibrahimovic in questo contesto centrerebbe ben poco, se non ad alimentare sogni e speranze di quei tifosi nostalgici del centravanti di Malmoe.

I problemi del Milan, però, sono altrove e serve rinforzare innanzitutto il centrocampo, perché dei sogni impossibili i tifosi non se ne fanno nulla.

Ruggiero Daluiso

 

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