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PM – Panchina Milan, è Conte la prima scelta del Diavolo

Antonio Conte, ex manager italiano del Chelsea (credits: GETTY Images)

Antonio Conte, classe 1969, libero dopo l'esperienza al Chelsea, è il tecnico corteggiato con assiduità dalla dirigenza milanista. Il punto della situazione

Daniele Triolo

"CALCIOMERCATO MILAN - Mancano quattro partite alla fine del campionato di Serie A ma, comunque vada a finire la stagione, che il Milan si qualifichi o meno per una competizione europea, sia essa Champions o Europa League, le strade del club di Via Aldo Rossi e di Gennaro Gattuso si separeranno. Nonostante, lo ricordiamo, un contratto che legherebbe il tecnico calabrese al Diavolo per altre due stagioni, fino al 30 giugno 2021.

"In questi giorni, in queste ore, sono molteplici, infiniti e quasi assordanti le voci sui possibili sostituti di Gattuso sulla panchina rossonera. Noi della redazione di 'PianetaMilan.it' abbiamo deciso di fare un po' di chiarezza e, in base alle informazioni da noi raccolte, chiarire la situazione e spiegare i reali propositi della società meneghina per la prossima stagione, 2019-2020. Prima di tutto, escludiamo che un fondo come Elliott Management Corporation, che gestisce miliardi di euro, possa affidare la panchina ad un tecnico come Mark van Bommel, Roberto De Zerbi, Paulo Sousa, Rudi Garcia, Marco Giampaolo o Federico Giunti.

"L'unico allenatore che il Milan, a dir la verità sin dallo scorso autunno (settembre-ottobre 2018) sta corteggiando, con discreta assiduità, è Antonio Conte, classe 1969, libero dopo il biennio trascorso sulla panchina del Chelsea, in Premier League. Non è sfuggita, ai più attenti, la sua presenza sugli spalti dello stadio 'Olimpico - Grande Torino' per assistere alla gara dei rossoneri contro i granata, domenica scorsa. Sono ripresi, in questi giorni, i contatti tra Leonardo e Paolo Maldini, dirigenti del Milan, e Conte, per il quale il Milan rappresenterebbe una prima scelta, che si qualifichi o meno in Champions League.

"Naturalmente, però, il tecnico salentino vuole essere sicuro che il Diavolo abbia un progetto di qualità per il presente e l'immediato futuro. Anche perché, su di lui, stanno premendo la Roma (pronta a ricoprirlo d'oro), oltre che, all'estero, il Manchester United (già pentito di aver trattenuto Ole Gunnar Solskjaer, 'protetto' da Sir Alex Ferguson), il Bayern Monaco (che punta anche José Mourinho) ed il PSG, non più convinto da Thomas Tuchel, che, però, starebbe corteggiando con insistenza anche Arsene Wenger.

"In caso di rifiuto di Conte ad allenare il Milan (situazione, questa, che si chiarirà, però, soltanto dopo la fine del campionato, a stagione terminata, classifica definita e carte scoperte sul tavolo), Leonardo e Maldini punterebbero su un'alternativa italiana: in primis, Maurizio Sarri, che, però, il Chelsea non intenderebbe liberare; in seconda battuta, Gian Piero Gasperini dell'Atalanta, Simone Inzaghi della Lazio ed Eusebio Di Francesco, libero dopo l'esonero dalla Roma, il quale, adesso, verrebbe di corsa sulla panchina del Milan dopo il rifiuto di qualche stagione fa.

"Gasperini, in particolare, piacerebbe molto al Milan per come fa giocare bene le sue squadre, per la mentalità propositiva che manifesta, sempre, in campo, e per la capacità di valorizzare, al meglio, l'intera rosa a sua disposizione. In particolare i giovani. Rappresenterebbe, però, una scommessa, in quanto, alla sua unica esperienza con una grande, l'Inter, ha fallito pagando con l'esonero dopo pochissime giornate di campionato.

"Ivan Gazidis, amministratore delegato del club rossonero, al contempo sta sondando alcune piste estere: piace molto, al manager sudafricano, Mauricio Pochettino del Tottenham Hotspur, il quale, però, percepisce 12 milioni di euro l'anno. Poi c'è sempre Unai Emery, portato all'Arsenal proprio da Gazidis prima dell'inizio della sua avventura milanista, e Leonardo Jardim, ex Monaco, che il dirigente milanista aveva sondato un paio di stagioni fa per il post-Wenger ai 'Gunners'.

"Rimbalzano anche i nomi di Paulo Fonseca (Shakhtar Donetsk), Roberto Martinez (Nazionale del Belgio) e Brendan Rodgers (Leicester), ma con poca 'convinzione'. Al momento, dunque, la pista da seguire con attenzione ed allerta massima è quella che porta ad Antonio Conte. Intanto, oggi, terremoto sportivo a Milanello: scopri il perché e continua a leggere >>>

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